Deraglia il treno dei ghiacci. Terrore sui vagoni in bilico

Il convoglio colpito da una frana mentre si arrampica sopra un burrone. Strage evitata per miracolo. Il bilancio è di undici feriti, cinque gravi

Deraglia il treno dei ghiacci. Terrore sui vagoni in bilico

La proverbiale puntualità Svizzera non è tutto. Basta un contrattempo, a volte un'inezia. Quell'imponderabile che ieri ha trasformato un viaggio, in uno degli scenari più suggestivi al mondo, in dramma. Un frana, una massa di terra e sassi ha investito un treno che si arrampicava tra le montagne e i laghi di uno dei più bei paesaggi al mondo, nel Cantone dei Grigioni. Il convoglio era trainato da una locomotiva del celebre Glacier-Express, treno panoramico che attira turisti da ogni dove. Stavolta però si trattava di un regionale che effettua un percorso più breve: da Saint Moritz a Coira. Il bilancio è pesante, solo grazie alla buona sorte meno tragico di quanto avrebbe potuto risultare: undici persone ferite, di cui cinque in condizioni gravi.

L'incidente, che ha provocato il deragliamento di due carrozze, una quasi sospesa nel vuoto, è avvenuto nella regione montuosa orientale di Graubuenden, sulla tratta tra Tiefencastel e Solis, a pochi chilometri da Thusis. Erano le 12.45, pioveva, e a bordo del treno della Ferrovia retica (RhB), si trovavano 200 passeggeri, quando lo smottamento ha investito le carrozze. Sul posto, sotto la chiesetta di Mistail (tra Tiefencastel e Alvaschein) zona impervia e difficile da raggiungere sono arrivati, non senza difficoltà, i soccorritori. Quasi un esercito: 60 pompieri, una decina di ambulanze, quattro elicotteri della Guardia aerea svizzera di soccorso (Rega), soccorritori del Club alpino svizzero (CAS), personale sanitario, specialisti del Care team grischun nonché numerosi agenti delle forze dell'ordine.

Daniel Zinsli, portavoce della polizia cantonale, spiega: «Nel giro di tre ore tutti i viaggiatori sono stati messi in salvo e quindi accompagnati a piedi da personale della RhB lungo la linea in direzione di Tiefencastel, dove sono poi stati prelevati da auto e minibus. Scioccanti le immagini della scena del disastro: due vagoni posti immediatamente dietro la locomotiva erano usciti dai binari finendo in un pendio boschivo dove in fondo il fiume Albula ha scavato una gola profonda. Uno è rimasto parzialmente rovesciato, mentre l'altro è scivolato più in basso. Qualche metro ancora e sarebbe piombato nel burrone.

Sono pure stati mobilitati sommozzatori, pronti a intervenire se il vagone fosse finito nelle acque del bacino artificiale di Solis (Solas in romancio), che si estende per circa tre chilometri nella gola dell'Albula. l presidente del consiglio di amministrazione della RhB e consigliere agli Stati Stefan Engler (PPD/GR), che abita a Surava, a un paio di chilometri da Tiefencastel, è subito accorso sul luogo dell'incidente. «Nel treno c'era un angelo custode», ha detto all'«Ats».

Stando a «20 Minuten on line», nella regione non vi è particolare rischio di smottamenti. L'inusuale intensità delle precipitazioni di ieri- aggiunte a quelle delle scorse settimane- avrebbe però avuto ragione della stabilità dei pendii. In dodici ore nella zona di Tiefencastel sono caduti tra i 50 e i 60 litri di pioggia al metro quadrato, una quantitativo pari alla metà delle precipitazioni per l'intero mese di agosto ha detto un portavoce dell'Ufficio federale di meteorologia e climatologia (MeteoSvizzera). 

538em;">La famosa linea del Glacier Express venne realizzata negli anni 20, quando le Alpi svizzere cominciarono a catalizzare l'attenzione del jet set mondiale. Nel suo primo viaggio, il 25 giugno 1930, un convoglio concluse la tratta da Zermatt a St.Moritz. Oggi la il tragitto completo dura oltre 7 ore, e si snoda passando 291 ponti e novantuno tunnel.

 

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