Il renziano Dario Nardella 'fa il leghista'? La domanda sorge spontanea dopo che il sindaco di Firenze ha proposto di rivedere le graduatorie per l'assegnazione delle case popolari che favorirebbero troppo gli stranieri.
"Altro che proposta di stampo leghista", ha subito precisato Nardella al Corriere della Sera spiegando si voler semplicemente "evitare l’esperienza negativa delle banlieue parigine diventate da tempo bombe sociali". E ancora: "Ci battiamo per evitare l’eccessiva e repentina concentrazione di famiglie straniere nei condomini di case popolari che, invece di una buona integrazione, genera disgregazione. E dunque proponiamo di dare più punteggi alle famiglie che risiedono da più anni nel comune di Firenze per favorire chi, da troppo tempo relegato agli ultimi posti della lista di attesa, non riesce mai a raggiungere una quota idonea per l’assegnazione di un alloggio".
È legittimo, come ha fatto il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli, andare a vedere cosa ha fatto finora chi ha governato Firenze, ossia i renziani del Pd. "Nardella è un ipocrita: nei quattro anni in cui ha amministrato Firenze ha permesso senza battere ciglio che gli immigrati occupassero i posti dei fiorentini nelle case popolari", ha attaccato in un video su Facebook il parlamentare meloniano. Lo stesso Donzelli, con vari sopralluoghi effettuati negli alloggi Erp di Firenze, ha documentato che quelle case popolari sono abitate da "personaggi improbabili, come stranieri e rom proprietari di auto di lusso".
"Anziché fare controlli seri su queste gravi azioni di illegalità, a pochi mesi dal voto, cambia rotta per paura di perdere la poltrona. Si dovrebbe vergognare e chiedere scusa ai fiorentini presi così in giro, lui e gli altri amministratori del Partito democratico, a partire dal suo predecessore Matteo Renzi", conclude Donzelli.
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