Adesso Nardella "fa il leghista" "Per le case popolari più punti a italiani"

Il sindaco renziano Nardella propone di rivoluzionare le graduatorie per le case popolari: "Più punti agli italiani per evitare quartieri ghetto come a Parigi"

Adesso Nardella "fa il leghista" "Per le case popolari più punti a italiani"

Ora pure il renziano di ferro Dario Nardella "fa il leghista". Almeno a guardare la proposta per rivoluzionare le graduatorie per l'assegnazione delle case popolari.

Il sindaco Pd di Firenze chiede infatti di dare "più punti agli italiani" per "prevenire tensioni sociali". "Altro che proposta di stampo leghista", dice però al Corriere Nardella che proprio non vuole vedere il suo nome accostato al Carroccio, "Puntiamo alla maggiore integrazione possibile". Eppure da tempo denuncia l'eccessiva presenza di stranieri negli alloggi popolari, che diventano così quartieri ghetto. La soluzione? Evitare che gli immigrati - magari con più figli e un tasso di disoccupazione maggiore - possano essere premiati più degli italiani.

"Noi vogliamo evitare l’esperienza negativa delle banlieue parigine diventate da tempo bombe sociali", spiega però Nardella rigettando qualsiasi accusa di xenofobia, "Ci battiamo per evitare l’eccessiva e repentina concentrazione di famiglie straniere nei condomini di case popolari che, invece di una buona integrazione, genera disgregazione. E dunque proponiamo di dare più punteggi alle famiglie che risiedono da più anni nel comune di Firenze per favorire chi, da troppo tempo relegato agli ultimi posti della lista di attesa, non riesce mai a raggiungere una quota idonea per l’assegnazione di un alloggio. Vogliamo prevenire, piuttosto che trovarci a curare una profonda ferita sociale. La nostra proposta non è né demagogica né illegittima, ma solo dettata dall’esperienza buonsenso, lo stesso che ci ha spinto durante il mio mandato a costruire mille nuovi alloggi popolari".

Checché ne dica il sindaco, però, il risultato finale è lo stesso al quale vuole tendere anche Matteo Salvini. Che infatti si appresta a commentare la proposta sulla sua pagina Facebook: "Meglio tardi che mai", scrive il leader della Lega, "Anche il Pd dà ragione alla Lega: prima gli italiani!!!".

Ma la Regione Toscana guidata dal dem Enrico Rossi frena: "La premialità dei toscani in graduatoria va usata con grande parsimonia", dice l’assessore alla

Casa, Vincenzo Ceccarelli, "Altrimenti si rischia di superare il diritto al bisogno. Limiti troppo rigidi, come quelli introdotti tempo fa dal Friuli Venezia Giulia, sono stati bocciati perché discriminatori dalla Consulta".

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