Applausi scroscianti e standing ovation. Confindustria si compatta a sostegno di Mario Draghi, intervenuto per la prima volta all'assemblea dell'associazione degli industriali. "L'Italia vive oggi un periodo di forte ripresa, migliore di quello che avevamo immaginato solo qualche mese fa. Le previsioni del governo, che presenteremo tra pochi giorni, stimano una crescita intorno al 6% per quest'anno, a fronte del 4,5% ipotizzato in primavera", ha dichiarato il presidente del Consiglio nel suo discorso.
Il premier ha fatto sapere che la produzione industriale ha superato a luglio il valore registrato prima dell'inizio della pandemia, senza dimenticare che le esportazioni nel secondo trimestre di quest'anno "sono state del 4,8% più alte che nello stesso periodo del 2019, prima della crisi sanitaria". A ciò si aggiunge che l'indice di fiducia delle imprese negli ultimi due mesi "è il più alto dal 2005, quando sono iniziate le rilevazioni".
L'intervento contro la stangata
In questi giorni ha fatto molto discutere il rischio di una stangata per le famiglie italiane, con un caro-bollette che potrebbe avere un impatto medio a famiglia di 247 euro l'anno. Draghi però ha voluto rassicurare tutti e ha anticipato che oggi in Consiglio dei ministri verrà discusso un provvedimento che va in una direzione ben precisa: "Abbiamo deciso di eliminare per l'ultimo trimestre dell'anno gli oneri di sistema del gas per tutti, e quelli dell'elettricità per le famiglie e le piccole imprese. Potenziamo poi il bonus luce e gas per proteggere soprattutto le fasce meno abbienti".
Dal suo canto Carlo Bonomi ha espresso forte preoccupazione per la possibilità di un aumento vertiginoso dei prezzi energetici, confidando nell'intervento del governo per arginare la serie di aumenti affinché non si traducano in una vera e propria stangata per le famiglie. "Per noi la miglior soluzione temporanea sarebbe una rinuncia dello Stato ai suoi massicci proventi attraverso Iva e accise, che gravano su energia e combustibili", ha dichiarato il presidente di Confindustria.
"Non aumenteremo le tasse"
Il premier ha informato che il governo "non ha intenzione di aumentare le tasse", ribandendo la tesi sostenuta fin da quando si è insediato a Palazzo Chigi: "In questo momento i soldi si danno e non si prendono". Serve comunque una grande stabilità dell'esecutivo perché "un governo che cerca di non far danni è molto, ma non basta per affrontare le sfide dei prossimi anni".
Un patto per l'Italia
L'intento di Draghi è che tutti arrivino a condividere una prospettiva di sviluppo per l'Italia: "O vogliamo chiamarla patto, a beneficio anche dei più deboli e delle prossime generazioni". "Nessuno può chiamarsi fuori. Sono certo, conoscendo le virtù dell'impresa, che sarà una pagina di cui l'Italia andrà fiera", ha aggiunto.
Il tema green pass
Draghi ha spento le polemiche sul green pass e l'ha promosso come "uno strumento di libertà e sicurezza, per difendere i cittadini e i lavoratori e tenere aperte le scuole e le attività economiche". Si tratta quindi di un mezzo per tentare di evitare un peggioramento del quadro epidemiologico del Paese.
Una condizione che, se rispettata, consentirà di "allentare ulteriormente le restrizioni che sono ancora in vigore, ad esempio nei luoghi di lavoro, nei cinema, nei teatri, negli stadi e negli altri spazi di sport e cultura". Proprio nelle scorse ore è andata in scena la rivolta dei cantanti contro Giuseppe Conte, con i lavoratori del mondo dello spettacolo che chiedono di rivedere le norme attualmente in vigore.
Le riforme del Pnrr
Argomento di enorme rilevanza è sicuramente quello delle riforme legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il presidente del Consiglio ha tenuto a sottolineare come sia un progetto decisivo per il futuro del nostro Paese, tracciando linee guida indispensabili: "Dobbiamo assicurarci che i soldi stanziati per gli investimenti siano spesi bene, con onestà, senza infiltrazioni criminali; evitare i ritardi che hanno spesso rallentato o impedito l'uso dei fondi europei in Italia; cogliere l'opportunità per sciogliere i nodi strutturali che legano da anni il nostro Paese". Bonomi ha fatto sapere che gli industriali sono pronti ad opporsi a "tutti coloro che vorranno intralciare questo processo".
Bonomi benedice Draghi
In precedenza Carlo Bonomi ha speso parole al miele nei confronti di Draghi: il premier è stato paragonato a De Gasperi e Ciampi, giudicato dunque come "un uomo delle necessità". L'auspicio del numero uno di Confindustria è che Draghi "continui a lungo nella sua attuale esperienza" alla guida di Palazzo Chigi.
Bonomi infine si è rivolto ai partiti, in fibrillazione in vista dei prossimi appuntamenti elettorali: a suo giudizio è necessario evitare "che i partiti attentino alla coesione del governo pensando alle prossime Amministrative con veti e manovre in vista della scelta da fare per il Quirinale".
È stato inoltre ribadito che da parte di Confindustria vi è la totale disponibilità al dialogo con proposte costruttive: "Chi vuol mettere i bastoni tra le ruote alla azioni di governo sono altri. Noi ci battiamo per gli interessi del Paese prima che dell'industria".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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