Chiuso il capitolo Quirinale, con Sergio Mattarella riconfermato presidente della Repubblica, Mario Draghi, che ha mantenuto l'incarico di premier, si è recato questa mattina a Genova in veste di premier. Si tratta della sua prima uscita, dopo l'elezione del Capo dello Stato.
Al termine della visita al porto, c'è stato l'intervento nella sede dell'autorità portuale a Palazzo San Giorgio, dove il presidente del Consiglio ha incontrato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il sindaco di Genova Marco Bucci e il presidente dell'autorità portuale, Emilio Signorini. Mario Draghi ha ringraziato per il caloroso benvenuto che gli è stato dimostrato, ed ha ringraziato il governatore, il sindaco e tutti i partecipanti riuniti per l'accoglienza. Palazzo San Giorgio, ha ricordato il premier, è "il palazzo del mare", e ciò sta proprio ad indicare il forte rapporto fra la città di Genova ed il mare, un rapporto che ha segnato la storia italiana.
Il tributo a Genova
"L'intraprendenza e l'ingegno dei mercanti hanno reso la Repubblica di Genova una delle grandi potenze del Mediterraneo", ha ricordato Draghi. "Nei cantieri genovesi sono state costruite alcune delle imbarcazioni più celebri della nostra storia marittima, come i transatlantici Rex e Michelangelo. Ed è anche grazie alle navi che caricano e sbarcano merci - in questo, come negli altri porti italiani - che la nostra industria si è affermata in Europa e nel mondo", ha aggiunto. Il coraggio di Genova e dei genovesi, ha poi affermato il premier, hanno dimostrato all'Italia come sia possibile ripartire dopo una tragedia come quella del crollo del Ponte Morandi.
"Oggi, come quattro anni fa, il loro dolore è il nostro dolore", ha dichiarato il presidente del Consiglio. "'Genova sempre nuova, vita che si ritrova', scriveva il poeta Giorgio Caproni nel suo celebre tributo alla città. Il mio auspicio è che lo stesso spirito di rinascita che oggi vediamo a Genova possa continuare a pervadere tutta l'Italia negli anni cruciali che abbiamo davanti", ha concluso.
Pnrr: programmi anche per il porto genovese
Mario Draghi ha approfittato dell'occasione per parlare anche del Piano nazionale di ripresa e resilienza che, unito al Programma straordinario, renderà il porto di Genova più sicuro e competitivo. Si tratta di un investimento fondamentale, secondo il premier, in quanto l'Italia è attualmente al 19esimo posto al mondo per tempi e costi associati alla logistica, "anche a causa degli oneri burocratici e dei ritardi nello sviluppo digitale".
La ricetta, secondo l'ex presidente della Bce, consiste nell'ampliate le infrastrutture, così da accogliere un maggiore traffico nel porto e far fronte alla concorrenza delle altre strutture portuali presenti nel Mediterraneo e nel nord Europa. Pertanto si parla di "accelerare la digitalizzazione di tutta la catena logistica, per favorirne la flessibilità e ridurre le inefficienze. E semplificare i procedimenti amministrativi per agevolare i flussi".
È proprio il Pnrr, secondo Draghi, a consentire investimenti su progetti di lungo termine, in grado di migliorare la sostenibilità ambientale e sociale delle infrastrutture."Nel caso del Porto di Genova", ha spiegato il premier,"impieghiamo 500 milioni per la nuova diga foranea, per consentire l'accesso a navi di nuova generazione, rafforzare la sicurezza, facilitare le manovre. Semplifichiamo le procedure per la pianificazione strategica e riformiamo le regole per le concessioni. Investiamo nell'alta velocità e nel potenziamento del nodo ferroviario di Genova, un cantiere già avviato".
"Il piano nazionale di ripresa e resilienza appartiene a tutti gli italiani", ha aggiunto Draghi, "e dobbiamo portarlo avanti con unità, fiducia, determinazione".
Gli interventi del governo
Un altro tema toccato dal presidente del Consiglio è stato il problema dei rincari nelle bollette di luce e gas. Una questione che non riguarda solo le imprese, ma anche le famiglie. Draghi ha affermato che il governo è consapevole delle difficoltà attuale, ed ha assicurato che l'esecutivo è al lavoro per mettere in campo un "intervento di ampia portata nei prossimi giorni".
Il premier ha quindi precisato il proprio ruolo, spiegando di stare lavorando per un'Italia più affidabile e fiduciosa nelle proprie capacità."Un'Italia dei giovani e delle donne, un'Italia che non dimentica i deboli e protegge gli anziani, un'Italia dove c'è spazio per il futuro. Questa è l'Italia per cui tutti noi dobbiamo batterci.
Perchè la storia d'Italia passa da tutti noi", ha concluso. Dopo il suo intervento a Palazzo San Giorgio, Mario Draghi ha quindi raggiunto la Radura della memoria per salutare i familiari delle vittime del crollo di Ponte Morandi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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