Dl dignità, Boeri attacca Di Maio: "Perso il contatto con la crosta terrestre". Irritazione nel governo

Il presidente dell'Inps attacca: "Perso il contatto con la crosta terrestre". E da Palazzo Chigi filtra "forte irritazione"

Dl dignità, Boeri attacca Di Maio: "Perso il contatto con la crosta terrestre". Irritazione nel governo

"Io personalmente non sono affatto contrario allo spirito" del decreto legge dignità. Lo ha detto Tito Boeri in audizione nella Commissione Finanze e Lavoro della Camera. Ma su quella stima che ha portato al duro scontro tra Di Maio e il vertice dell'Inps, il presidente dell'Ente non fa passi indietro. Essere d'accordo con lo spirito di un decreto, ha detto, "non mi esime dal fare i conti con la realtà che, spesso, ci impone delle scelte fra avere più di una cosa desiderata e meno di un'altra in qualche modo auspicabile". Ma per Boeri "affermare che le Relazioni tecniche esprimono un giudizio politico", come ha fatto Di Maio, "significa perciò perdere sempre più contatto con la crosta terrestre, mettersi in orbite lontane dal nostro pianeta".

Di fronte alla Commissione che ora deve esaminare il Dl Dignità, Boeri parla degli 8mila posti di lavoro che - secondo le stime - la manovra del vicepremier grillino dovrebbe produrre. Di Maio aveva urlato al complotto, ma ora Boeri fa sapere che il ministero era a conoscenza di quell'effetto. Il ministero del Lavoro, il 2 luglio, aveva mandato una richiesta da cui "si evince che già aveva messo in conto una riduzione dell'occupazione a tempo determinato per effetto del decreto legge dignità". E nel dirlo Boeri ha portato anche lo scambio di mail intercorso tra l'Inps e il Ministero del Lavoro. Secondo il presidente, l'Inps "ha condotto le stime su dati quasi interamente forniti dal ministero del Lavoro (comunicazioni obbligatorie) e ha avuto due giorni a disposizione per effettuare le stime, una volta ricevuti i dati dal ministero". Nessuna "manina", insomma. Anche perché secondo Boeri la relazione tecnica "è pervenuta al ministero una settimana prima della trasmissione del provvedimento alla presidenza della Repubblica". E se la Ragioneria dello Stato "ha richiesto chiarimenti all'Inps", Boeri fa sapere che "analoghe richieste non sono pervenute dal ministero del Lavoro". L'affondo contro Di Maio è chiaro: per vedere quella stima sugli 8mila posti di lavoro in meno, la relazione tecnica arrivata al ministero il 6 luglio bastava "almeno sfogliarla per capirne i contenuti".

E in serata da Palazzo Chigi filtra "forte irritazione" per quanto detto da Boeri. Fonti vicine al premier parlano di "toni inaccettabili e diespressioni fuori luogo".

E Di Maio, su Facebook, critica le espressioni del titolare dell'Inps: "Boeri dice a me di aver perso il contatto con la realtà. La verità è che oggi si è seduto sui banchi dell'opposizione. Non è la prima volta, speriamo sia l'ultima".

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