Ecco la trasparenza grillina: silenzio sui votanti a Torino

Non si conoscono i numeri della scelta del candidato sindaco. Voci interne: pochissimi, non lo diranno mai

Ecco la trasparenza grillina: silenzio sui votanti a Torino

Ciao Rousseau, addio dati completi sulle votazioni online. Sembra strano, eppure qualcuno nel M5s rimpiange già la piattaforma di Davide Casaleggio. L'appiglio per la prima critica al nuovo sistema SkyVote sono i risultati della consultazione per la scelta del candidato M5s che correrà per la poltrona di sindaco di Torino. Sul sito del Movimento, che ha sostituito il Blog delle Stelle, sono disponibili soltanto le percentuali ottenute dai due candidati, la vincitrice Valentina Sganga, capogruppo grillina in Sala Rossa e l'avversario Andrea Russi, consigliere comunale. Sganga vince con il 54,2% contro il 45,7% di Russi. Nessuna traccia del numero dei votanti. Negli scorsi giorni non era stato diffuso nemmeno il dato degli aventi diritto, presumibilmente una cifra tra 1500 e 2000 attivisti certificati. Ma anche su questo punto il mistero è fitto. Al contrario, Casaleggio di solito rendeva disponibili i numeri della partecipazione. La mancata trasparenza non fa che consolidare le indiscrezioni secondo cui Giuseppe Conte sarebbe preoccupato dalla possibilità che le votazioni sul nuovo M5s si rivelino un flop. Una fonte molto vicina al gruppo dirigente del M5s offre al Giornale una spiegazione dei risultati monchi. «Non hanno messo i votanti perché sono talmente pochi che qualcuno se ne vergogna», spiega. Marco Chessa, consigliere comunale M5s a Torino, intercettato al telefono dice: «Io non so quante persone abbiano votato, noi non sappiamo nemmeno quanti erano gli aventi diritto al voto». «Diciamo che so solo che io ho votato», scherza prima di salutarci.

Le operazioni di voto sono state diverse rispetto a Rousseau. Con un link che è arrivato via mail ai votanti, che è «come se fosse la tessera elettorale», ha spiegato Crimi negli scorsi giorni presentando la piattaforma. Il reggente ha assicurato la sicurezza e la segretezza del voto, anche se qualcuno si sta già lamentando per la mancanza di trasparenza. Alla Multicast Srl, la società romana che ha sviluppato SkyVote, alle telefonate non risponde nessuno. Sul sito dell'azienda, fondata nel 2004 da Giovanni Di Sotto, si legge: «Dal 2014, grazie ad alcune collaborazioni con partner internazionali, entriamo nel mondo del voto elettronico». Tra i clienti di Multicast la Camera dei Deputati, la Figc, la Rai e la Confcommercio. Neanche il notaio Alfonso Colucci - il certificatore della votazione - fornisce informazioni sulla partecipazione al voto per la scelta del candidato sindaco a Torino.

«Lo straordinario lavoro della nostra Chiara Appendino sarà difeso e portato avanti da Valentina Sganga, la nostra candidata a sindaco di Torino. Congratulazioni Valentina!», scrive sui social il Garante Beppe Grillo. Fino al momento in cui scriviamo, Conte invece rimane in silenzio. Sganga è descritta come una «movimentista», contraria ad alleanze con il Pd, e di sicuro non è stata sponsorizzata dal nuovo leader. Che avrebbe preferito Russi, appoggiato anche dalla sindaca uscente Chiara Appendino.

Senza un accordo al primo turno, l'ex premier è pronto a convergere al ballottaggio su Stefano Lo Russo, candidato del centrosinistra, esponente dem in Sala Rossa. Mentre per Appendino potrebbero aprirsi le porte di un incarico ai vertici del nuovo M5s.

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