Elogio del testosterone contro il sessismo femminista

Elogio del testosterone contro il sessismo femminista

Immaginatevi se Donald Trump avesse detto che vuole un futuro senza estrogeni, senza ovaie, meno uterino, o con politici che non abbiano il ciclo una volta al mese: sarebbe stata subito commentata una battuta da caserma politicamente scorretta, sessista, maschilista, uno schifo. Ma

che significa arrivare a delle soluzioni globali senza testosterone, come ha dichiarato Christine Lagarde, la direttrice del Fondo Monetario Internazionale? Se la intendete scientificamente non significa niente, in quanto il testosterone è un ormone che producono anche le donne nelle ovaie (le quali però, per lo più, lo convertono in estrogeni, ma perché gli estrogeni dovrebbero essere umanamente migliori del testosterone?). Il testosterone è fondamentale non solo per lo sviluppo dei genitali, ma anche dell'apparato muscolo-scheletrico, dei peli, del timbro della voce, del desiderio sessuale, e ha perfino una funzione antidepressiva. Preserva, inoltre, da malattie cardiovascolari e diminuisce la possibilità di contrarre il diabete mellito di tipo 2. Non si capisce bene cosa c'entri il testosterone con la ricerca di soluzioni globali, dove casomai serve

il cervello, sebbene il cervello degli uomini e quello delle donne, come hanno provato le neuroscienze, abbiano inclinazioni differenti: le donne, per esempio, sono più inclini all'uso del linguaggio e a trattare con le persone, gli uomini con le cose, e qui cade tutta la teoria delle quote rosa.

«La domanda sul perché le carriere nel campo dell'ingegneria non vengano scelte da un maggior numero di donne ha una risposta piuttosto ovvia: perché a loro non piacciono - scrisse Constance Holden su Science - Rifare i programmi di studi non mi renderà più interessata a imparare come funziona la mia lavapiatti». Il messaggio contro il testosterone ha invece un senso se inserito nel contesto dell'isteria femminile sul tema molestie (che infatti nello stesso Forum ha tirato fuori la signora Chetna Sinha, imprenditrice indiana), dove una politica senza testosterone significa un mondo senza maschi. O comunque con maschi senza barba, glabri, asessuati, soggetti a malattie cardiache, depressi, con voci da eunuchi e corpi rachitici.

Un mondo anche senza computer, automobili, televisori, satelliti, smartphone e lavatrici. Resta da capire come facciano poi queste signore a riprodursi. In ogni caso dobbiamo cambiare l'accezione di sessismo, perché nessuno oggi è più sessista di una femminista.

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