Esplode il coronavirus tra i migranti accolti. L'isola in ginocchio tra lager e navi-lazzaretto

Trasferiti 62 positivi da Pozzallo a bordo della Azzurra al largo di Trapani

Esplode il coronavirus tra i migranti accolti. L'isola in ginocchio tra lager e navi-lazzaretto

Il presidente della Regione Siciliana ha già attivato le procedure per mettere in atto l'ordinanza che svuoterà la sua regione dai migranti. Tanto che ieri nei centri siciliani hanno iniziato ad arrivare le task force volte a verificare le condizioni di salute degli ospiti. «Da stamattina - ha scritto ieri il governatore sui social - , a quanto apprendo, si è iniziato a svuotare l'hotspot di Pozzallo, dove alle 11 arriverà il nostro team per esaminare l'idoneità dei locali. I ricorsi notificati a mezzo stampa non producono effetti. Ma alzare la voce, a tutela della salute pubblica, evidentemente sì. Vedremo se in qualche giorno si ristabilirà la legalità. Vi tengo aggiornati!». Il fatto è che quella di Musumeci è una corsa contro il tempo, anche perché il Covid si sta diffondendo a macchia d'olio tra i migranti. Ieri su 162 ospiti dell'hotspot di Pozzallo 62 sono risultati positivi al Covid. Un pullman della Croce Rossa Italiana li ha quindi caricati per trasportarli a Trapani, dove sono stati imbarcati sulla «Azzurra», la nave quarantena messa a disposizione del governo insieme alla «Aurelia», inizialmente per far trascorrere i 14 giorni di vigilanza sanitaria agli immigrati, ma adesso con funzioni simili a quelle avute anche dalla Moby Zazà, ovvero di vera e propria «nave di contenimento» del contagio da Covid-19. Una sorta di lazzaretto.

Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna ha chiarito: «È il frutto di una collaborazione quotidiana, continua e riservata con il ministero dell'Interno e con la prefettura di Ragusa che testimonia come soltanto la sinergia istituzionale può portare a risultati celeri». Anziché fare un plauso a Musumeci, che usa il pugno duro per liberare la sua terra dai malati di Covid, Ammatuna ringrazia «il ministero dell'Interno, la prefettura di Ragusa e quanti si sono spesi per raggiungere» il risultato. «Purtuttavia - prosegue -, tutto ciò non significa che non esistano problemi nella gestione dei flussi migratori e ribadisco la necessità che il presidente Conte dia la massima priorità alla questione, coinvolgendo il governo nella sua interezza».

E stranamente una presa di posizione c'è anche dal parte del sindaco di Lampedusa Totò Martello, che fino a pochi giorni fa sembrava aver scelto la via dell'accoglienza, simboleggiata sulla sua isola dalla «porta d'Europa».

«L'ordinanza di Musumeci - ha detto - vuole svegliare un governo assente. Però se noi chiudiamo l'hotspot, quando ci saranno gli arrivi spontanei dove andranno i migranti? Salvini, che è entrato in un hotspot senza mascherina e quindi dovrebbe fare un po' di quarantena, ha detto una falsità dicendo che i migranti infetti girano nell'isola, non è vero assolutamente.

Questo racconto, falso, ha dato il colpo di grazia al turismo».

Peccato che Martello neghi la realtà in maniera plateale, visto che dei migranti che fuggono dall'hotspot e girano sull'isola c'è ampia documentazione giornalistica.

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