Il fattore che ha cambiato tutto: cosa è successo nelle periferie

Il centrosinistra vince sia a Roma sia a Torino grazie soprattutto ai voti che arrivano dal centro storico, le cosiddette 'zone Ztl', ma non fa breccia tra gli elettori delle periferie

Il fattore che ha cambiato tutto: cosa è successo nelle periferie

A Roma e Torino è avanti il centrosinistra, ma il primo partito è l'astensionismo. Nella Capitale l'affluenza dovrebbe attestarsi attorno al 40%, mentre nella citta della Fiat il dato è già noto: ha votato il 42% dei torinesi. In entrambi i casi la flessione maggiore si registra nelle periferie.

I dati di ieri hanno visto un crollo nelle periferie di Roma come Tor Bella Monaca, Torre Angela, Cassia e Ostia dove la partecipazione al voto è stata poco al di sopra del 20%. La partecipazione ha tenuto nelle zone centrali della città come i Parioli, quartiere della 'Roma bene' che al primo turno ha votato prevalentemente Carlo Calenda e Roberto Gualtieri. Nel complesso, come scrive il Messaggero, i sei Municipi capitolini dove si è votato di più sono quelli dove il candidato del centrosinistra era in testa due domeniche fa. Viceversa nelle periferie, che al primo turno si erano divise nelle urne tra Virginia Raggi ed Enrico Michetti, l'affluenza è crollata. Il candidato del centrodestra, diversamente da quanto si era immaginato, non ha fatto breccia tra l'elettorato dei grillini. Stessa situazione di grande astensionismo a Torino, dove nei seggi periferici di Regio Parco, Barriera di Milano, Borgo Vittoria, Vallette e Lucento, gli elettori nel 2016 preferirono il M5S di Chiara Appendino e alle Regionali del 2019, invece, votarono Lega e Fratelli d’Italia.

Le previsioni della viglia, dunque, sono state ampiamente rispettate. Il centrodestra è stato bersaglio di una campagna mediatica che ha colpito soprattutto Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni. Oltre a questo va detto che la sinistra ha agitato lo 'spauricchio del fascismo' dando vita a una vera e propria passerella elettorale in una giornata in cui la politica sarebbe dovuta restare in silenzio. In questo clima, dunque, Damilano e Michetti hanno perso non solo perché, tradizionalmente, gli elettori del centrodestra non sono attrati dai ballottaggi, ma anche perché non sono riusciti a portare al voto i residenti delle periferie.

È pur vero, però, che il centrosinistra, sia romano sia torinese, torna vittorioso grazie soprattutto ai voti che arrivano dal centro storico, le cosiddette 'zone Ztl'. L'area politica che, storicamente, dovrebbe avere a cuore i più deboli e gli emarginati continua a trascurare le periferie che, quando non votano per il centrodestra, preferiscono restare a casa.

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