Fedriga stoppa gli allarmismi: "Grazie al green pass tutto aperto"

Il presidente delle Regioni ha sottolineato che adesso è l’ora del buon senso e non si deve lanciare un allarme dopo l’altro

Fedriga stoppa gli allarmismi: "Grazie al green pass tutto aperto"

Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli-Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, sembra soddisfatto della situazione sanitaria raggiunta. Ha però tenuto a sottolineare che adesso “è l’ora del buon senso. Abbiamo il dovere di mantenere la sicurezza sanitaria, ma anche quello di non lanciare un allarme dopo l’altro”. Nonostante la sua regione abbia visto una salita continua dei contagi, la situazione adesso è stabile, e per quanto riguarda le festività Fedriga sembra essere positivo, pur sempre consapevole che ancora non siamo fuori dall’epidemia.

"Possiamo fare scelte ponderate"

Al Corriere ha infatti asserito: “Dobbiamo mantenere il sangue freddo sapendo che l’emergenza non è finita. Ma anche nella consapevolezza che, dopo due anni, possiamo fare scelte ponderate”. Un momento certo non facile per il governatore che ha dovuto far fronte alle tante manifestazioni No vax a Trieste e alla curva epidemiologica in continuo aumento. Non fa finta di non essere soddisfatto dell’ultima rilevazione che lo vede al 77% di fiducia nella sua regione. Segno che i suoi cittadini apprezzano le scelte da lui fatte e la rotta seguita. Al momento in Friuli si registra una stabilizzazione del contagio, con Trieste che mostra una discesa della curva epidemiologica. Come sottolineato da Fedriga l’onda si sta spostando a occidente e il dato è finalmente positivo nonostante il Friuli si trovi in zona gialla. “Rispetto a un anno fa, abbiamo un 20% in meno di contagi. Ma nel 2020 tutto era chiuso: cinema, teatri, palestre. Oggi si fa tutto” ha ricordato il presidente che ha anche attribuito il merito soprattutto al vaccino. E per quanto riguarda il super green pass ha spiegato che l’idea è sempre stata quella che servisse per aprire e non per chiudere. “Rispetto al 2020, abbiamo la metà dei ricoverati sia in corsia che nelle intensive. A fronte di un’ondata che in Slovenia è stata devastante” ha aggiunto.

Il vaccino ai bimbi

Il governatore ha più volte tenuto a dire che in questo momento si deve usare il buon senso tenendo sempre d’occhio la situazione nelle strutture ospedaliere. Si è detto poi favorevole al vaccino anche per i bambini asserendo che a suo figlio lo farà fare, anche perché “la malattia grave nei bambini è meno presente ma esiste: 6 bambini su 1000 finiscono in emergenza. Peraltro, abbiamo ormai dati molto strutturati sui vaccini ai bambini: negli Stati Uniti sono 5 milioni. È necessario ascoltare i pediatri. Se il vaccino è sicuro e protegge, è utile farlo”. Fedriga non sembra temere che la sua Regione cambi nuovamente colore finendo in arancione. Anche perché ha ricordato che chi ha il super green pass si può comportare come fosse in zona bianca. Il problema sarà eventualmente di coloro che non hanno ricevuto il vaccino.

“Ciò che noi abbiamo cercato di fare, con il governo, è il tenere insieme la sicurezza con il lavoro, l’economia… Se vogliamo che si facciano investimenti sulla stagione invernale o sul futuro, dobbiamo chiarire il quadro: noi cerchiamo di dare tutte le certezze possibili” ha ribadito Fedriga che ha parlato anche della variante Omicron, di cui si sa ancora molto poco. A parte il fatto che è molto più contagiosa della Delta, non si sa ancora esattamente quanto possa comportare in termini di ricoveri ospedalieri. Come precisato dal governatore potrebbe essere drammatica, ma potrebbe anche dare un calo della malattia grave.

Parlando del clima che si respira in Conferenza delle Regioni il presidente lo ha definito eccellente, solidale e con comunione di intenti, sottolineando: “Non lo dico per il mio ruolo: era così anche quando il presidente era Stefano Bonaccini. E lo dicono i numeri: la quasi totalità delle decisioni è stata presa all’unanimità”. Ovviamente però qualche tensione con l’esecutivo c’è, come da lui stesso ammesso, ma soprattutto con i governi precedenti a quello Draghi. Le Regioni chiedono ancora chiarimenti sul Pnrr ma sono molti i ministeri che coinvolgono direttamente i governatori.

L'appello al dialogo con i non vaccinati

Fedriga ha preferito restare fuori dal dibattito sull’elezione del Presidente della Repubblica spiegando che tocca al segretario dettare la linea. Si è però detto convinto che “Draghi stia facendo un ottimo lavoro sia sul piano interno che su quello internazionale. Non soltanto lui ha difeso l’Italia, ma ha anche imposto una linea poi adottata a livello europeo. Una cosa molto importante”. In ultimo ha asserito che nel capoluogo friulano, rispetto a qualche settimana fa, la situazione è molto migliorata. Trieste è infatti stata il centro delle manifestazioni dei no green pass e anche se adesso vi sono meno tensioni, la Regione continua a voler cercare il dialogo.

Anche perché, Fedriga ha spiegato che “puoi prendere la migliore decisione di questo mondo, ma se i cittadini non ti seguono, è inutile. Io seguo la strada di tentare la riconciliazione anche con chi non si fida dei vaccini”.

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