"Oggi, come ieri, ho massimo rispetto e massima fiducia nella magistratura". L'inchiesta della procura di Roma, che lo vede indagato in concorso in riciclaggio, è piombata addosso a Gianfranco Fini scoperchiando un giro di riciclaggio di oltre 7 milioni di euro. Profitti illeciti accumulati da Sergio e Giancarlo Tulliani, suocero e cognato dell'ex presidente della Camera, che riscoperchiano anche il plusvalore di oltre 1,2 milioni di euro, derivante dalla vendita dell'appartamento di Montecarlo, già di proprietà di Alleanza Nazionale di cui erano divenuti proprietari, di fatto, i fratelli Tulliani.
"C'è un'indagine in corso - dice Fini all'agenzia LaPresse - e l'avviso di garanzia è un atto obbligatorio e dunque mi attengo agli atti dei giudici verso i quali rinnovo tutto la mia fiducia". Questa mattina i finanzieri hanno sequestrato beni per cinque milioni di euro. Le accuse mosse a Fini e ai Tulliani sono pesantissime. Si parla di riciclaggio, reimpiego e auto-riciclaggio che andrebbero avanti dal 2008. Un giro d'affari (illeciti) che chiamerebbe in concorso pure l'ex leader di Alleanza nazionale. "La vicenda è quella che riguarda Corallo (l’imprenditore siciliano già re delle slot machine, ndr) - spiega, poi, al Corriere della Sera - i fatti ormai noti". Eppure nel calderone c'è pure l'affaire Montecarlo. La compravendita dell'appartamento donato ad An aveva fruttato ai Tulliani ben 1,2 milioni di euro. Ma, al di là delle evidenze, Fini continua a chiamarsi fuori: "Credo che dentro ci sia anche la storia della casa di Montecarlo, anche se non si capisce bene come abbiano fatto a mettercela dentro…".
Nonostante le accuse pesantissime mosse dalla procura di Roma, Fini continua a dirsi sereno. "Sono molto di più che sereno - dice al Corriere della Sera - quando hai fiducia nell’operato della magistratura, non puoi che aspettare che indaghino tranquillamente. Ovvio che debbano avvisarmi, per questo dico che è un atto dovuto… Aspettiamo l’esito di queste indagini. Su questa storia, oggi come ieri, non ho nulla da temere". Le indagini faranno luce su ombre che aleggiano su Fini ormai da troppi anni.
E che lo stesso Fini ha sempre bollato come "fango". Ora, però, si tratta di spiegare un giro di affari illeciti che vale ben sette milioni di euro. Per farlo, l'ex An ha tutto il tempo che vuole. "Non ho nessuna intenzione di tornare alla politica attiva", assicura lui stesso all'agenzia LaPresse.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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