Priorità agli anziani, ai fragili e ai richiami del vaccino. E chi va in vacanza si dovrà organizzare in modo da poter rispettare la data fissata per la seconda dose, che però potrà essere abbastanza flessibile per tutti i tipi di vaccino.
Il commissario all'emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, striglia le regioni e rimette la barra a dritta affinché rispettino la rotta della campagna vaccinale, indicata fin dall'inizio del suo mandato. Il primo traguardo resta quello dell'immunizzazione, quindi con doppia dose, degli over 60 e i dei fragili. Il monito è per le regioni che fin dall'inizio procedono in ordine sparso con risultati disomogenei che però a livello nazionale rivelano che c'è ancora quasi mezzo milione di over 80 che non ha ricevuto neppure la prima dose.
«È facile farsi prendere dalla propaganda, ma se non mettiamo in sicurezza gli over 60 che hanno il 95 per cento di possibilità di finire in ospedale, o peggio ancora in terapia intensiva, o peggio ancora di morire, non ne usciamo», avverte il generale. Non si tratta di una marcia indietro rispetto all'apertura alle vaccinazioni degli over 40 annunciata pochi giorni fa ma i dati denunciano come in molte regioni sia ancora troppo scoperta ad esempio la fascia tra i 70 e i 79 anni. In Friuli Venezia Giulia i vaccinati con richiamo sono fermi al 16,7 contro una media nazionale del 24,4.
«Dobbiamo continuare a vaccinare gli over 60 e i fragili -insiste Figliuolo-. Chiedo a tutti presidenti di regione di andare avanti con i richiami».
Proprio per proteggere tutta quella popolazione fragile la Difesa ha messo fino ad ora in campo 28 presidi vaccinali mobili che hanno eseguito 36.318 vaccinazioni a domicilio. Tra queste 8.100 nelle isole minori.
Su fronte delle buone notizie oltre al tetto sfondato dei 28 milioni di somministrazioni anche «un calo vertiginoso dei ricoveri e dei decessi» osserva il generale. Risultato ottenuto «dando priorità alle classi vulnerabili, adesso abbiamo davanti 2-3 settimane in cui dobbiamo tenere la barra dritta».
Chiuso con i fragili, prosegue Figliuolo «da giugno, con l'arrivo massiccio di vaccini, potremo pensare ad avere le inoculazione massicce sul resto delle categorie e penso alle categorie produttive, gli alberghieri, al settore della grande distribuzione che ne hanno bisogno, i cassieri che hanno lavorato dall' inizio della pandemia e che per me sono eroici come i medici».
E Figliuolo chiarisce anche la dibattuta questione dei richiami in vacanza. «È bene che chi parte regoli le proprie vacanze in funzione dell'appuntamento vaccinale», puntualizza il generale che però sottolinea come ci siano date flessibili per i richiami che permettono un'organizzazione che non penalizza le ferie e le partenze.
«Per Astrazeneca si può fare con un intervallo tra 4 e 12 settimane tra prima e seconda dose, con i vaccini a mRna si può fare a 42 giorni quindi ritengo che potrebbe essere un non problema -ragiona il commissario -Sono aperto a qualsiasi proposta che le regioni
vorranno farmi ma a tutto c'è un limite che è il pragmatismo, se facciamo voli pindarici e invenzioni, io non ci sto».Tra il 20 e il 24 maggio Figliuolo annuncia l'arrivo di 3 milioni di vaccini subito in consegna alle regioni.
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