Forza Italia e Lega chiamano Consob: "Stop alle speculazioni finanziarie"

Brunetta: «Investitori in fuga. Serve un coordinamento in Ue»

Forza Italia e Lega chiamano Consob: "Stop alle speculazioni finanziarie"

Il governo arranca dietro il diffondersi del Covid-19 e non riesce a prevederne in tempo effetti e conseguenze. Dopo il doloroso e drastico chiudere in zona rossa tutta la Lombardia (e altre 14 provincie), Palazzo Chigi non riesce a misurare la potenza di questa calamità per correre ad adeguati ripari. E il mondo della politica si interroga adesso anche sugli effetti che questi nuovi decreti avranno sul mondo dell'economia. Chiuso un week-end che rimarrà negli annali per la disorganizzazione con cui è stata gestita l'emergenza, ora si attende il responso dei mercati. Oggi, lunedì, dovrebbero riaprire le Borse, quindi anche Piazza Affari. E sono in tanti a chiedere misure finalmente adeguate al rischio di speculazione, sempre dietro l'angolo quando si profilano crisi o emergenze pubbliche come la diffusione di questo virus. «Oltre all'emergenza sanitaria e a quella economica, il coronavirus sta provocando anche una crisi della finanza pubblica, diretta conseguenza delle prime due - avverte Renato Brunetta di Forza Italia - . Le continue notizie riferite alla situazione epidemiologica che si sta sviluppando in Italia, soprattutto del Nord, e agli effetti negativi sul tessuto imprenditoriale del nostro Paese, infatti, stanno creando panico anche tra gli investitori internazionali, che sono tornati a vendere tutte le attività finanziarie made in Italy, dai titoli di Stato alle azioni. Venerdì scorso la Borsa di Milano ha perso il -3,5% e in sole due settimane, le prime dallo scoppio del virus, ha perso ben il -17,0%, equivalente alla cifra monstre di 95 miliardi di euro di capitalizzazione bruciata». Naturale, quindi, l'appello che tanti, a partire dallo stesso Brunetta, hanno rivolto ieri ai vertici della Consob affinché vigili sul corretto svolgimento dello scambio azionario e sul rischio di speculazioni. «La Consob - suggerisce l'economista azzurro - dovrebbe poi coordinarsi con le altre autorità di vigilanza sui mercati finanziari dell'Unione europea e all'Esma (l'organismo europeo di controllo sui mercati, ndr), oltre che alle istituzioni internazionali aventi le stesse funzioni. Il momento è sicuramente delicato ma può essere tenuto sotto controllo». Vigilare non vuol dire, però, chiudere. A titolo di esempio, infatti, lo stesso Brunetta porta il caso della Cina, Paese dal quale l'emergenza coronavirus è partita. Il governo cinese infatti ha evitato la chiusura della Borsa, la quale, nel giro di poche settimane, ha recuperato pienamente tutte le perdite subite. Anche Matteo Salvini (Lega) è preoccupato per le speculazioni al ribasso che oggi potrebbero trovare corso a Piazza Affari e spera che le autorità vietino «la vendita allo scoperto (cessione di titoli che non si posseggono, ma che si hanno in prestito e che dovranno essere riacquistati in pochi giorni, ndr) anche con l'uso di derivati». «In situazioni come queste - commenta - in pochi guadagnano cifre enormi a danno di tutti». La chiusura della Borsa, invece, è auspicata dalla leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, e dall'azzurro Sestino Giacomoni. «Il decreto Coronavirus è stato gestito malissimo.

Dopo aver scatenato il panico tra i cittadini evitiamo di scatenare il panico pure tra gli investitori. Il governo ora adotti tutti i provvedimenti possibili per impedire che la speculazione finanziaria metta in ginocchio la nazione».

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