Le foto per irridere Prigozhin. Ma è mistero su dove si trovi

Mosca pubblica gli scatti della sua casa: lusso, armi e travestimenti. Lukashenko: "Ora è a S. Pietroburgo"

Le foto per irridere Prigozhin. Ma è mistero su dove si trovi
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Prima eroe, poi nemico giurato, adesso bersaglio. Di cui peraltro si sono perse le tracce. Di etichette addosso a Evgenij Prigozhin, il capo e fondatore della brigata Wagner, ne hanno messe addosso parecchie. Ma per comprendere non tanto chi sia, ma quanto importante possa essere il suo ruolo per la Russia, bisogna affidarsi alla propaganda di Mosca. Filtrandola e interpretandola, si può meglio capire quanto il personaggio abbia, piaccia o no, un ruolo di primo piano, giunti a questo punto, non solo nel conflitto in corso ma negli scenari europei. Senza mai dimenticare di avere di fronte un assassino sanguinario e con pochissimi scrupoli. Eppure ci stanno provando adesso a farlo passare per buffo personaggio da operetta che in quanto tale merita di essere messo alla berlina.

Gli stessi russi che fino a un paio di settimane fa, pur sopportando poco le intemperanze e gli slanci di autonomia, financo di verità, di Prigozhin, adesso che non serve più alla narrazione di regime e anzi è un pericoloso (e temutissimo) nemico, fanno di tutto per ridicolizzarlo. E così, ecco spuntare le immagini e i video del covo di San Pietroburgo del capo della Wagner. Che, è bene ricordarlo, non ha nulla a che vedere con le Giovani Marmotte ma è un gruppo dedito a stupri, omicidi, violenze e rivolte di ogni tipo. Insieme a una residenza che sembra in stile boss mafioso, di quelli da film americano tipo Scarface, con arredamenti di lusso ma estremamente pacchiani, dove si vedono un idromassaggio, un biliardo, immagini sacre insieme a mazzette di dollari e rubli, lingotti d'oro e una enorme quantità di armi, ecco spuntare una serie di passaporti falsi, documenti, ma anche fotografie di travestimenti e parrucche. C'è il Prigozhin nerd con gli occhialoni, quello in stile ceceno con la barba lunga, quello in versione militare d'assalto e quello con un improbabile ciuffo. Tutti travestimenti e identità che l'ex chef, l'ex oligarca, l'ex braccio destro di Putin utilizzava per le sue numerose missioni all'estero, tra Europa e Africa. Look improbabili, veri o no è tutto da capire. Quel che è certo è che le immagini, diffuse Izvestia il quotidiano più vicino al Cremlino, abbiano l'evidente scopo di gettare discredito sul boss dei Wagner dopo l'insurrezione militare da lui guidata che tanto imbarazzo ha creato a Putin e ai suoi sodali. Un eroe della patria prima, una macchietta adesso. Ma che resta un pericolo costante, forse più per i russi stessi che per l'Ucraina.

Ma che fine ha fatto Prigozhin? Doveva essere bel bello a Minsk, in un hotel di lusso sorvegliato a vista per evitare misteriosi avvelenamenti o improvvisi salti dalla finestra. Ma il presidente bielorusso Lukashenko, fantoccio di Putin che a volte finge di alzare di voce simulando autonomia, racconta: «Prigozhin si trova a San Pietroburgo. Non si trova sul territorio bielorusso». Strategia, propaganda o realtà, è tutto da decifrare. E non è chiaro nemmeno se l'accordo che ha evitato uno sbarco a Mosca delle truppe insorte, ovvero il trasferimento in Bielorussia con salvacondotto, sia davvero mai stato operativo. E se l'eventuale presenza di Prigozhin in Russia possa violare questo accordo ed eventualmente avere conseguenze. Ma Lukashenko vuole passare per bene informato a aggiunge: «Se pensate che Putin sia così feroce e vendicativo da eliminarlo, no, non succederà», ha detto. Il mistero si infittisce anche perché gli stati Uniti, che da subito avevano preso le distanze da possibili commistioni con la rivolta di Prigozhin, tramite il portavoce della Casa Bianca spiegano che «gli Usa non hanno nessuna informazione sul luogo in cui si trova Prigozhin», anche se continuano a monitorare il gruppo Wagner.

Un po' spy story. Un po' B movie anni '80.

Se non fosse quel truce assassino che è, protagonista di una guerra sanguinosa e tremenda come quella in Ucraina, ci sarebbe da ridere. Invece, con la solita divisa militare, oppure con occhialoni buffi o un'improbabile parrucca, Evgenij Prigozhin continua a far paura.

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