Fa freddo. Il primo freddo. Quello che ci spaventa di più. E quello che viviamo come una minaccia. Piccola o grande a seconda della situazione. Gli agricoltori, per dire, temono per i loro raccolti e ne va della loro sussistenza. Noi, giardinieri da balcone, abbiamo l'orizzonte più limitato e temiamo invece per le nostre piante, quelle meno resistenti, come i gelsomini, le bouganville, gli oleandri, gli agrumi, piante aromatiche come il rosmarino, la salvia, la maggiorana. Piante a cui dedichiamo tutti i nostri sforzi e che adesso dobbiamo proteggere dal rischio che il primo freddo le «bruci».
Un aiuto arriva da Coldiretti, che ha diffuso un vero e proprio decalogo per ridurre i danni da congelamento alle amiche dei nostri pollici verdi. Alcuni consigli sono dettati essenzialmente dal buon senso. Per esempio, ricoverare le piante in spazi al riparo dal grande freddo, almeno per i giorni in cui il termometro scende più in basso. Naturalmente chi ha posto in casa può fare un piccolo trasloco temporaneo oppure portare le piante in soffitta, in cantina o in garage, mentre chi non ne ha può chiedere il permesso all'amministratore del proprio condominio o direttamente ai vicini per disporre le proprie piante nell'androne, oppure sul pianerottolo o ancora sulle scale comuni.
Se però non ci sono alternative e le piante devono necessariamente restare all'aperto, ci sono alcuni accorgimenti utili: ad esempio disporre le piante il più possibile a ridosso del muro, in modo che ricevano un po' di calore; disporle rivolte verso mezzogiorno; metterle a terra e non il alto, mettendo magari sotto di esse uno strato di polistirolo; sistemare il vaso all'interno di un altro vaso più grande mettendo della paglia sul fondo e trucioli di legno o altri materiali che riempiano le intercapedini tra i due contenitori; proteggerle con un telo di tessuto-non-tessuto, che si compra con poca spesa nei negozi di giardinaggio o di bricolage e che protegge la pianta dal freddo più intenso (importante in questo caso che tutta la pianta sia coperta e che i lembi del telo siano fermati sotto al vaso); in alternativa utilizzate una pellicola di plastica, che però ha l'effetto collaterale di favorire il deposito dell'umidità, ciò che quindi rende necessario aprirlo più volte al giorno. Altri consigli sono quelli di annaffiare il meno possibile le nostre piante, perché il terreno bagnato si gela più facilmente. Naturalmente però le piante hanno comunque bisogno di un po' di acqua e per questo quando si innaffia bisogna fare attenzione a che l'acqua non si depositi nel sottovaso.
Infine lasciare stare ogni tipo di potatura in questa stagione: la presenza di rami e fogliame ricco protegge comunque la pianta dal freddo. Per questo meglio mettere via le cesoie e ritirarle fuori soltanto a fine inverno.AnCu
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