Giorni della merla coi mandorli in fiore

Inverno già in ritirata? A Roma 18 gradi. Piove poco e ora il rischio siccità

Giorni della merla coi mandorli in fiore

Jacopo Granzotto

Roma L'inverno italiano ha un cuore caldo. Ieri, 28 dicembre - uno dei quattro giorni della Merla, tradizionalmente il periodo più freddo dell'anno - a Roma la massima è stata di 18,2 gradi. La media climatica di aprile. Per strada il romano imperterrito con sciarpetta e piumino avvitato incrociava lo sbigottito (e scamiciato) turista. Il mondo è bello perchè vario ma sette gradi sopra la media significano molte brutte cose. Tipo che l'inverno è in ritirata e che, nonostante qualche prevedibile sussulto a febbraio, possiamo già considerarci in anticipo di Primavera. Tutti a Ostia a prendere il sole. Almeno da Roma in giù margherite e ciliegi in fiore sono uno spettacolo in anteprima.

Meteo pazzo? Stiamo diventando come gli inglesi, oltre al cibo ci piace dibattere sul tempo, tanto i nostri telefonini ci aggiornano in tempo reale. Ma sul clima si può inciampare sul luogo comune. Tipo che nel mondo fa sempre più caldo. Vero a metà. L'archivio meteo ci può dare una mano. E così scopriamo che, mentre nel nord Europa la tendenza è di medie climatiche costanti se non ancora più fredde, il meridione del vecchio continente si surriscalda. Nel senso che l'inverno non fa il freddo che deve fare e le temperature si mantengono miti, tranne sporadiche irruzioni polari a febbraio. Conseguenze? Estati infinite e siccità.

I numeri. Il 28 gennaio 2017 a Roma la massima è stata di 16 gradi, faceva caldo pure l'anno scorso. Il problema è la minima. L'anno scorso 3 gradi, ieri 9! Tutt'altra storia a Milano, dove ieri si è registrata una massima di 11 gradi con minima a 4. L'anno scorso massima di 6 e minima a -2. Bella differenza. E veniamo al sud dove tutto è nella norma (degli ultimi anni). Palermo, ad esempio, sta mantenendo fede al suo inverno relativo con 5 anni a 16, 17 gradi.

E ora? Pare che dai primi di febbraio si tornerà al freddo. Vedremo se sarà così. Nel frattempo il caldo fuori stagione allarma Coldiretti. C'è il rischio di un altro anno supersiccitoso. E già, perchè il 2017 è stato in Italia quello più secco di sempre con la caduta del 31% di acqua in meno della media che ha provocato la più grave siccità da 217 anni. Sostiene Coldiretti: «Non è un caso isolato ma siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con pesanti effetti sull'agricoltura italiana che negli ultimi 10 anni ha subito danni per 14 miliardi».

Appunto, l'Italia.

Dove si moltiplicano gli eventi estremi, gli sfasamenti stagionali e le precipitazioni brevi ma intense. Ora qualcuno darà la colpa a Trump. Invece il record mondiale di auto circolanti (spot a senso unico) e i 27 gradi del vostro termosifone sono normali?

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