L'obiettivo del governo nella finestra estiva è l'incasso della terza rata (vale 19 miliardi) del Pnrr. Il ministro agli Affari Europei Raffaele Fitto è «ottimista e positivo». Ribadendo che l'esecutivo Meloni sta portando avanti «un lavoro complesso e costruttivamente con la Commissione europea». Fitto terrà un aggiornamento sullo stato di attuazione del Piano il prossimo primo agosto in Senato.
Da Bruxelles arriva invece l'ennesima frenata sulle ipotesi di revisione al Pnrr: «Il mio punto è sempre quello di concentrarsi sull'attuazione del Pnrr e non impegnarsi troppo in una revisione completa del Piano, che è stato redatto, negoziato, formalmente discusso e concordato. Più ci si distrae dall'attenzione all'implementazione, maggiore è il rischio di perdere fondi», ha ribadito ieri il commissario europeo al Bilancio, Johannes Hahn, nel corso di una tavola rotonda con un gruppo ristretto di testate europee.
Il dossier Pnrr occupa l'agenda di Palazzo Chigi. Ieri si è riunita la cabina di regia presieduta da Fitto. All'incontro hanno preso parte le associazioni datoriali. Oggi toccherà a sindacati, artigiani, Alleanze Cooperative e Unicoop. «L'obiettivo della cabina di regia - chiarisce Fitto - è intervenire sulle criticità e coordinare tutti gli interventi in campo, oltre al Piano di Ripresa e resilienza, le politiche di coesione e i fondi di sviluppo e coesione, per poter avere una visione unica tra le diverse risorse a disposizione. Il confronto suddiviso per singoli tavoli serve ad una maggiore definizione delle questioni relative ad ogni specifico comparto per meglio calibrare gli interventi necessari».
«Modalità particolarmente apprezzata da tutti i partecipanti ai tavoli, che hanno ringraziato il ministro - si legge sempre in una nota di Palazzo Chigi - per il lavoro fin qui svolto e per l'attenzione ricevuta». Da segnalare la proposta avanzata dall'Abi (l'associazione dei bancari italiani) alla cabina di regia di ieri per efficientare la possibilità di partecipazione agli appalti pubblici, con specifico riferimento alle garanzie pubbliche in caso di gare».
Giovanni Sabatini, direttore generale Abi, spiega come la proposta punti «all'obiettivo è di favorire la disponibilità di fideiussioni bancarie per le imprese che partecipano alle gare d'appalto Pnrr, rafforzando e ampliando la rete di garanzie pubbliche per migliorare le condizioni di accesso alle garanzie e ai finanziamenti da parte delle impese». A fine giornata il Pnrr fornisce al M5s l'ennesima occasione per sollevare una polemica: «Sia Meloni e non Fitto a riferire in Aula», chiede il deputato Francesco Silvestri.
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