Entra nel vivo il Piano Mattei per l'Africa del governo con una doppia visita del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Algeria e del Ministro degli Esteri Antonio Tajani in Egitto, segno dell'attenzione dell'esecutivo alla questione africana.
La visita del premier ad Algeri è la prima missione del capo del governo nel paese nordafricano che, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, è diventato il primo fornitore di gas dell'Italia superando la Russia e diventando un partner privilegiato anche in ambito economico. La Meloni incontrerà il presidente della Repubblica Abdelmadjid Tebboune e l'omologo algerino Aimen Benabderrahmane mettendo al centro della discussione la questione energetica.
La figura di Enrico Mattei accompagnerà la missione del premier che, oltre a recarsi a bordo della nave Carabiniere della Marina militare ancorata al porto di Algeri, visiterà il Giardino intitolato a Mattei nel cuore della capitale algerina inaugurato a novembre 2021 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Secondo i dati di Snam, dal 1 gennaio al 13 dicembre 2022 l'Italia ha importato 22,1 miliardi di metri cubi di gas tramite il gasdotto Transmed che dall'Algeria arriva a Mazara del Vallo. Nel 2021 erano stati trasportati circa 21 miliardi di metri cubi di gas e per il 2023 ci si aspetta fino a 9 miliardi di metri cubi aggiuntivi toccando quota 30 miliardi.
Non si parlerà solo del gas ma anche di rinnovabili e della prospettiva di rendere l'Italia uno snodo energetico per l'idrogeno verde nel Mediterraneo svolgendo il ruolo di ponte tra Africa ed Europa. Oltre alla questione energetica, i temi economici saranno al centro della missione della Meloni che incontrerà anche la comunità imprenditoriale italiana in Algeria, in particolare nei settori dell'industria automobilistica, della cooperazione militare, dell'agricoltura, delle costruzioni e lavori pubblici prevedendo la firma di nuovi accordi tra cui, da quanto si apprende, due contratti operativi tra la compagnia energetica Sonatrach ed Eni (nella delegazione italiana sarà presente anche l'ad di Eni Claudio Descalzi).
Nell'ultimo anno l'interscambio tra Italia e Algeria è aumentato notevolmente, da gennaio a settembre 2022 le importazioni dall'Algeria sono state di 12,2 miliardi, in aumento rispetto ai 4 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Per l'export si è passati da 1,2 miliardi di gennaio-settembre 2021 a 1,6 miliardi nel 2022.
Se le importazioni italiane sono in prevalenza di gas, l'Italia esporta soprattutto macchinari, prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici e siderurgici. Oltre agli idrocarburi, l'Algeria offre opportunità di investimento anche nel settore farmaceutico, nella meccanica, nell'agroindustria, nel turismo e le start-up. Opportunità che possono nascere anche in un altro importante paese del nord Africa, l'Egitto, in cui il Ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrerà oggi l'omologo egiziano Sameh Hassan Shoukry e, tra le questioni affrontate, ci saranno anche i casi di Giulio Regeni e Patrick Zaki. La missione di Tajani segue le sue recenti visite in Turchia del 13 gennaio e in Tunisia del 18 gennaio inserendosi nella strategia del governo per rafforzare la collaborazione con i principali Paesi del Mediterraneo. In tal senso l'Egitto svolge un ruolo strategico per promuovere una gestione congiunta con l'Italia dei flussi migratori, oltre alla collaborazione in ambito economico. Non a caso già a novembre 2022 era avvenuto un incontro bilaterale tra Giorgia Meloni e il Presidente egiziano al-Sisi.
Tajani, oltre alla comunità imprenditoriale italiana attiva in Egitto, incontrerà anche il papa della chiesa ortodossa copta sottolineando
l'importanza della tutela delle comunità religiose, tra cui la cristiana, e della libertà di culto. La direzione intrapresa dal governo è chiara ed è quella di una rinnovata centralità dell'Italia in Africa, i tempi sono maturi.
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