Compito in classe: elencare tutti gli argomenti di cui si può parlare senza citare direttamente il conflitto tra Russia e Ucraina. Svolgimento tratto dai post apparsi negli ultimi giorni sul blog di Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, autoproclamatosi Elevato, ecc. ecc.: La bioeconomia arriva fra i banchi delle scuole d'Italia (ieri); Il vero prezzo del pollo: crudeltà genetica (7 marzo); L'azienda che lancia la settimana corta in Italia (7 marzo); SunRock, la montagna solare (6 marzo); Un Piano B per miliardari (6 marzo); Edifici progettati in base ai 7 flussi (3 marzo); Barbados: il governo lavora ad un Reddito Universale per tutta la popolazione (27 febbraio, giorno dell'invasione delle truppe russe in Ucraina). Quindi, pur di non intervenire nel dibattito, Grillo ha preferito discettare e ospitare interventi su bioeconomia, allevamento di polli, smartworking e, udite udite, l'introduzione del reddito di base universale a Barbados, salutato come «un progetto tra i più ambiziosi di sempre».
L'unico intervento sul conflitto risale invece al 16 febbraio, un'analisi di Danilo Della Valle titolato Russia-Ucraina: facciamo chiarezza dove si può leggere: «Fiumi di inchiostro e di parole trovano spazio nei tg e nelle tribune politiche confermando il mito dell'orso russo invasore che tanto è di moda in Occidente da tempo immemore».
E ancora: «Analizzando la situazione possiamo dire con certezza che per la Russia non avrebbe senso condurre una guerra di invasione su larga scala in Ucraina». A due settimane dall'inizio del conflitto, l'intervento campeggia ancora sul blog mentre Grillo è rimasto in rigoroso silenzio: che la sua televisione sia rimasta sintonizzata sul canale russo Sputnik?
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