I legali escono dal vertice soddisfatti. "Bene così, avanti senza variazioni"

Il presidente Petrelli: ora l'emergenza carceri

I legali escono dal vertice soddisfatti. "Bene così, avanti senza variazioni"
00:00 00:00

Come è andata? Il governo vi ha confermato che sulla riforma della giustizia si va avanti senza modifiche e senza cedimenti?

«Diciamo che abbiamo avuto questa sensazione. E siamo molto contenti».

Francesco Petrelli (foto), presidente dell'Unione delle camere penali, è appena uscito da Palazzo Chigi. L'ultima volta che l'organismo che rappresenta gli avvocati penalisti di tutta Italia era stato ricevuto dal capo del governo era il 2003, il premier era Silvio Berlusconi. Ora è Giorgia Meloni, con un gesto simbolicamente forte, a decidere di incontrare gli avvocati prima di ricevere i magistrati in lotta contro la riforma della giustizia.

Tutto bene, dunque? «É stato - racconta Petrelli - un incontro in due parti distinte. Prima abbiamo parlato di riforma della giustizia, e abbiamo confermato il nostro appoggio al testo di modifica costituzionale presentato dal Governo e già approvato dalla Camera. In quel testo ci sono anche norme che noi non avevamo proposto nella nostra legge di iniziativa popolare sulla separazione delle carriere: mi riferisco al sorteggio del Csm e all'Alta corte di giustizia per i procedimenti disciplinari. Abbiamo spiegato che ci sembrano entrambe ottime idee e che le appoggiamo». Sulle richieste di modifica avanzate in questi giorni dall'Associazione nazionale magistrati, Petrelli spiega che «l'Ucpi ritiene che si possa intervenire con legge ordinaria, una volta completato l'iter di approvazione definitiva della riforma costituzionale».

Meno concorde il clima quando si è affrontato il secondo tema all'ordine del giorno, ovvero l'emergenza carceri. «Al presidente Meloni e al ministro Nordio - racconta Petrelli - abbiamo portato i numeri drammatici del sovraffollamento delle carceri e quelli tragici della piaga dei suicidi dei detenuti. Sono numeri davanti ai quali non si può restare indifferenti, ma la sensazione che abbiamo avuto è che le nostre posizioni e quelle del governo sulle risposte da dare siano ancora distanti. E lo stesso vale per il decreto sicurezza" su cui abbiamo avanzato forti critiche, e che ci sembra stia suscitando dubbi anche all'interno della maggioranza».

Tra le contromisure al sovraffollamento carcerario, l'Unione dei penalisti ha chiesto al governo un intervento urgente, cioè una amnistia o un indulto. Lo stesso ha fatto l'Anm nell'incontro del pomeriggio a Palazzo Chigi. Almeno su questo, avvocati e magistrati sono dalla stessa parte? «Noi diciamo da tempo che un intervento urgente per diminuire la popolazione carceraria è indispensabile. Adesso se ne sono convinti anche i magistrati.

Quando proponemmo all'Anm di firmare un documento congiunto a favore dell'amnistia ottenemmo un rifiuto. Se adesso hanno cambiato idea ce ne rallegriamo».

Il governo, comunque, ha già detto che non ci sarà nessuna amnistia.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica