I social dei trafficanti ora si inventano anche una città fantasma

L'inesistente "Brizzichi" accoglie i migranti con soldi e case gratis. Ma è solo pubblicità

I social dei trafficanti ora si inventano anche una città fantasma
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Come funziona la propaganda pro-migrazioni? Si muove su diversi livelli, più o meno efficaci. Il «fattore donna» sembra essere tra i più gettonati, come dimostra una pagina web etichettata come «editori di notizie e media» che abbiamo rintracciato setacciando i canali social e di comunicazione di questo universo sommerso.

L'incipit dell'articolo non lascia spazio a interpretazioni: «Susanna dall'Italia. Ti piace mia figlia? Come molte aspira a sposarsi. Non è strano che i governi diano una somma di denaro a chi sposa una delle nostre ragazze». A corredo dell'articolo, lo scatto di due donne, che dovrebbero essere madre e figlia: una foto che inevitabilmente ha attratto l'interesse dei migranti. «Mi chiamo Noureddine. Voglio unirmi in quel matrimonio, ho 30 anni. Per chi vuole sposarsi con me, questo è il numero Whatsapp». E ancora: «Mi prenoto, vi ho mandato una mail», «Sono Tarek dall'Egitto, voglio sposarla». Non è il primo caso di propaganda che utilizza le donne per convincere i migranti a partire in direzione dell'Europa e, in particolare, dell'Italia. Questo apre diversi scenari in merito ai reati di molestie e violenze che vengono compiuti dagli immigrati ai danni delle donne, trattate come oggetti da conquistare, con le buone o con le cattive.

Nell'articolo viene annunciato che l'Italia è pronta a versare «30mila euro» a chi si trasferirà a «Brizzichi», paese in realtà inesistente del nostro Paese, «nel tentativo di aumentare la popolazione e attrarre più investimenti». «Brizzichi» viene definito nell'articolo come un centro di 5mila anime, che «si distingue per la sua posizione vicino al mare e ai laghi turchesi», abitata fin dal medioevo e nota anche come «città dell'oro verde». Potrebbe essere un centro della Puglia per come viene descritto, ma più verosimilmente della Sicilia, regione che in Nord Africa è più familiare a fronte dei flussi migratori continui nella sua direzione.

Nell'articolo, che assume più che altro contorni pubblicitari per la grande industria delle migrazioni irregolari, non solo ai migranti che sposeranno un'italiana viene promesso l'assegno da 30mila euro ma anche «una casa con una superficie di almeno 50 metri quadri» e la stabilità professionale. Il tutto sarebbe frutto di una strategia di ripopolamento del governo italiano, che «ha fornito agevolazioni agli investitori per l'insediamento in città di attività commerciali». Nemmeno gli italiani hanno diritto a godere di simili privilegi e, infatti, è solo propaganda. Ma quanti fruitori di siti come questo hanno capacità di discernimento per rendersene conto? Quanti, al contrario, sono convinti di arrivare in Italia e di trovare il paese di Bengodi, dove tutto è dovuto e tutto è concesso?

Il sito ha una media di oltre 18mila visualizzazioni al mese, è scritto in lingua araba e crea traffico principalmente dall'Egitto. Si presenta come un riferimento web per i migranti che cercano di raggiungere l'Europa ma anche gli Emirati Arabi e l'America del Nord, informando su fantomatici finanziamenti, come per l'Italia, o agevolazioni per i permessi di soggiorno come, per esempio, per il Canada.

Il suo traffico si origina principalmente sui social, dove i singoli articoli vengono condivisi e rimbalzano sulle pagine di chi è pronto a imbarcarsi in direzione del nostro Paese, convincendosi che l'Italia non aspetti altro che loro e trovando all'arrivo una realtà molto diversa.

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