I vescovi: "Nuovo governo sia a servizio della gente"

Il cardinal Bassetti: "Gioia per l'affluenza, ora un governo al servizio del bene comune. La priorità? Il lavoro"

Gualtiero Bassetti
Gualtiero Bassetti

"A un futuro governo dico soprattutto di essere totalmente al servizio della gente e di adottare quello che noi, anche nella dottrina sociale della Chiesa, chiamiamo il bene comune".

A dirlo è il presidente della Cei, il cardinale Gualtiero Bassetti, che si dice contento dell'affluenza alle urne: "Avevo raccomandato due volte, come presidente della Cei, che la gente andasse a votare", ha spiegato, "Avevo proprio paura di un flop, che avrebbe voluto dire che la gente era lontana dalla politica, era disinteressata. Invece, la gente ha votato. A questo punto toccherà alla sapienza e prudenza del presidente della Repubblica, che darà le indicazioni più opportune. Di più per ora non posso dire anche perché mi sono ripromesso di dare qualche giudizio più specifico durante il Consiglio permanente confrontandomi con gli altri vescovi".

Un'indicazione però il cardinal Bassetti la dà: "Il prossimo governo, qualsiasi esso sia, in qualsiasi modo sarà formato, dovrà in primo luogo occuparsi del lavoro", ha sottolineato, "Ci sono troppi disastri in giro. C'è il rischio che una generazione intera arrivi al tempo della pensione senza mai aver davvero lavorato. Il lavoro non è solo un fatto economico, è una missione, un dono di Dio, un modo di sentirsi utile agli altri, un modo di stare tra gli altri.

Il lavoro va assicurato a tutti, in primo luogo ai giovani - ha aggiunto -, non assicurarlo significa non assicurare il pane, cioè la vita, la dignità. Capisco benissimo che vi siano grossi problemi strutturali legati alla crisi economica, ma occorre che tutti concorrano a superare questa situazione".

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