Ilva e Fincantieri, il governo sblocca gli impianti e blocca la magistratura

Il decreto stabilisce che, nei casi di provvedimenti cautelari da parte della magistratura, il provvedimento non impedisca la prosecuzione dell’attività d’impresa

Ilva e Fincantieri, il governo sblocca gli impianti e blocca la magistratura

Il governo in aiuto dello stabilimento Fincantieri di Monfalcone e dell’Ilva di Taranto, fermi da lunedì scorso per decisione della magistratura, con un decreto approvato dal consiglio dei ministri per sbloccare gli impianti. Il premier Renzi, su Facebook, sottolinea: "Continuiamo a dare priorità al salvataggio dei posti di lavoro in tutta Italia da Monfalcone a Taranto fino all’intero Casertano". E twitta: "Passo dopo passo, un mattone alla volta, non solo salvataggi di aziende, ma anche costruzione di futuro. Avanti tutta, è la volta buona".

Soddisfatta Fincantieri, secondo cui il provvedimento fornisce l’interpretazione autentica della normativa in materia ambientale, chiarendo che i depositi temporanei di scarti di lavorazione fatti sulla banchina del cantiere di Monfalcone anziché sulla nave sono legittimi. Verrebbe così superata l’interpretazione della Cassazione all’istanza della Procura per il sequestro delle aree, nell’ambito di un’indagine aperta dal 2013. L’azienda aveva ritenuto obbligato chiudere tutta la produzione, giudicando "strategiche" le zone interdette. Per Taranto, invece, c’è voluta una lunga valutazione tecnica che ha fatto slittare di parecchie ore la riunione del governo.

Il decreto stabilisce che, nei casi di aziende di rilevanza strategica nazionale sottoposti a provvedimenti cautelari da parte della magistratura, il provvedimento non impedisca la prosecuzione dell’attività d’impresa purché l’azienda presenti in termini "stringenti" (probabilmente 30 giorni) un piano per l’adozione di misure aggiuntive sulla sicurezza del lavoro. Non viene così leso il motivo per il quale il magistrato ha disposto il sequestro - l’indagine sulla morte di un operaio - ma l’Ilva potrà presentare istanza alla magistratura, con un piano integrativo di sicurezza, il dissequestro dell’altoforno e la prosecuzione delle proprie attività.

Per la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che si era attivata con il Mise e il Ministero dell’Ambiente per Monfalcone, "l’intervento del Governo è stato tempestivo e ha offerto una soluzione immediatamente praticabile a una situazione

potenzialmente esplosiva". Il provvedimento arriva nel giorno in cui Fincantieri si è aggiudicata un nuovo contratto internazionale per la fornitura di quattro corvette della classe Minerva alla Guardia Costiera del Bangladesh.

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