Immigrati, il grido del Viminale: ​"Preoccupano gli arrivi in estate"

Il Viminale soccorre le Regioni del Sud: "Serve una distribuzione più equa dell'accoglienza". Ma non ci spiega come fermerà gli sbarchi

Immigrati, il grido del Viminale: ​"Preoccupano gli arrivi in estate"

Niente di buono per i prossimi mesi: con l'arrivo del bel tempo aumenteranno gli sbarchi di clandestini nel nostro Paese. Tutto come previsto. Solo che nel primo trimestre dell'anno il numero degli arrivi è già stato superiore di "quasi mille unità" rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2014. E l’approssimarsi della bella stagione "preoccupa" il Viminale. Anche perché ad approdare sulle nostre coste non sono solo persone che lasciano le loro terre per motivi umanitari ma anche chi è alla ricerca di un lavoro, dal momento che"i decreti flussi non ci sono più" e "non esiste nessuna via legale di accesso al lavoro".

Da gennaio al 7 aprile sono stati 12.616 gli immigrati arrivati nel nostro paese. Nello stesso periodo del 2014 la cifra si era fermata a quota 11.695. "La situazione per l’estate si prospetta preoccupante, ma faremo la nostra parte - ha spiegato il capo dipartimento Libertà civili e immigrazione del ministero dell’Interno, Mario Morcone - quest’anno vivremo una grande difficoltà, che dovremo affrontare in maniera civile, con la partecipazione di chi ha il governo dei territori. La nostra forza sono il sistema Sprar, che offre una qualità diversa dall’accoglienza generica ma riguarda solo circa 500 comuni su 8.092, e il Terzo settore e le fondazioni". Fari puntati, dunque, sui toni del dibattito politico e sul rispetto degli accordi già presi per la distribuzione dei clandestini in tutte le Regioni.

Ad oggi il 50% degli immigrati in carico al sistema di accoglienza è concentrato nelle cinque Regioni del Sud Italia. "Ora - ha puntualizzato Morcone - si è prudenti e attenti perché siamo in periodo di campagna elettorale, ma poi" perché vengano rispettati gli accordi e, quindi, ci sia una più equa distribuzione dell’accoglienza "faremo quello che dobbiamo fare". Morcone ha, quindi, invitato i partiti a "mollare la presa sul tema dell’immigrazione nella battaglia politica" e "affrontare l’argomento su un tavolo di confronto più civile".

"Si avvicina l’appuntamento con le elezioni regionali - ha sottolineato il prefetto - che fa alzare la voce su queste questioni, spesso strumentalizzandole. Ma dobbiamo prepararci a trasformare le difficoltà in opportunità e a superare il clima che si è creato. La paura dell’altro, come è avvenuto ieri nei confronti dei rom, non ci aiuta, ma amplifica i problemi".

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