Patricia Tagliaferri
Un'ondata di maltempo record ha flagellato la costa Adriatica lasciando dietro di sé devastazioni, danni incalcolabili, anche alle coltivazioni, feriti e un morto. Tanto da mettere a rischio, in alcune zone, la stagione balneare alle porte.
Trombe d'aria, venti a 150 km orari, chicchi di grandine grossi come palline da tennis, allagamenti, black-out, centinaia di alberi caduti, auto trascinate dall'acqua. Dalle Marche all'Abruzzo (che si prepara a chiedere lo stato di calamità), fino alla Romagna, sono decine i paesi pesantemente colpiti da condizioni meteo che ricordano sempre più quelle dei Paesi tropicali. I danni maggiori sono stati registrati nella zona di Ancona, a Numana e Sirolo in particolare, dove cinque stabilimenti sono stati completamente devastati da una tromba d'aria che ha colpito con precisione chirurgica, dividendo letteralmente a metà un sesto stabilimento: intatto da una parte, distrutto dall'altra. Momenti di vero panico per i turisti in spiaggia, costretti a fuggire per difendersi dalla pioggia improvvisa e dalla furia del vento che faceva volare gli ombrelloni e scaraventava in aria sdraio e lettini. Un uomo di 72 anni martedì è morto di infarto a Osimo durante la bufera. Danni pure sul litorale di Pesaro e Urbino, di Fano e Gabicce, a San Benedetto del Tronto e Grottammare, mentre nel Fermano tre persone ferite da due alberi che si sono abbattuti sulle loro auto. Anche a Pescara si contano i feriti. Diciotto persone sono finite in ospedale dopo essere state colpite da chicchi di grandine fuori misura, tanto da danneggiare diverse auto, lucernari e tetti. Breve ma violento il nubifragio che ha colpito la città allagando case e negozi e trasformando le strade in fiumi: in alcuni punti l'acqua ha toccato i 30 centimetri e invaso anche alcune zone dell'ospedale, che ha dovuto sospendere alcune attività, mentre nel parcheggio sotterraneo le auto sono state completamente sommerse dall'acqua e sono dovuti intervenire i sommozzatori. Il maltempo non ha risparmiato la Romagna, flagellata da trombe d'aria e grandine, in particolare nel Riminese e in alcune zone del Cesenate. In molte aree costiere sono caduti diversi pini secolari, che hanno danneggiato le auto in sosta. Situazione difficile a Milano Marittima, in provincia di Ravenna, dove una donna è rimasta ferita dal crollo di un albero dopo essere stata sorpresa dalla tempesta mentre passeggiava in pineta. Da una prima stima dei danni sembra che nel Ravennate siano oltre 200 i pini marittimi divelti dalla furia del maltempo.
A Taranto, invece, a causa della pioggia e del forte vento è caduta una gru della ex Ilva e l'operaio sbalzato in mare ieri sera risultava disperso.
La Sicilia, invece, è assediata dal fuoco. A Catania due stabilimenti sono stati distrutti dalle fiamme alimentate dal vento. I bagnanti si sono salvati tuffandosi in mare. Evacuati 403 turisti ospiti di un camping nella riserva naturale dello Zingaro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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