È indagata per tangenti, Lara Comi rinuncia al seggio in Ue: "Dimostrerò la mia innocenza"

L'europarlamentare di Forza Italia, indagata per finanziamento illecito, rinuncia allo scranno al Parlamento Ue

È indagata per tangenti, Lara Comi rinuncia al seggio in Ue: "Dimostrerò la mia innocenza"

Lara Comi rinuncia al seggio al Parlamento Europeo per dimostrare la sua innocenza. Già, perché l'europarlamentare di Forza Italia, nonostante sia stata rieletta a Bruxelles alle elezioni europee del 26 maggio, ha fatto un passo indietro, lei che è indagata per finanziamento illecito.

"Ringrazio il Presidente Silvio Berlusconi che durante l'incontro di mercoledì scorso mi ha più volte invitato a proseguire nella mia attività politica apprezzando il mio costante impegno per il lavoro svolto in questi anni a Bruxelles. Nonostante ciò gli ho comunicato la mia decisione irrevocabile di voler essere libera da ogni incarico politico o nell'ambito dell'attività del Parlamento Europeo, perché voglio difendermi dalle accuse che mi sono state mosse, senza avvalermi dell'immunità parlamentare", dichiara l'azzurra, che prosegue così: "Da libera cittadina dimostrerò a testa alta la mia totale estraneità a fatti che possano avere rilievo penale", aggiunge Comi.

"Ho chiesto al Presidente Berlusconi, senza voler in alcun modo condizionarne la sua scelta, di optare per il Nord Ovest convinta che solo lui possa continuare e rafforzare il lavoro che ho svolto nelle istituzioni a tutela dei giovani, delle donne e di tutti i settori produttivi. Ringrazio di cuore tutte le persone che hanno creduto e credono in me avendo espresso la loro preferenza con il loro voto", chiosa la Comi.

La solidarietà di Berlusconi alla Comi

Il presidente di FI ha scritto una lettera alla sua esponente, per esprimere tutta la sua vicinanza: "Cara Lara, prendo atto con profondo rispetto della tua scelta di rinunciare a rimanere nel Parlamento Europeo, nonostante il tuo ottimo risultato elettorale, conquistato in una situazione difficile. Comprendo e apprezzo la tua volontà di difenderti più liberamente e più serenamente dalle accuse che ti sono state rivolte, alle quali - ne sono certo - riuscirai a dimostrare la tua completa estraneità". Nella missiva del Cavaliere si legge ancora: "Anche per questo mi auguro che vorrai continuane in altre forme il tuo impegno politico per Forza Italia: la tua capacità, il tuo entusiasmo, la tua preparazione ci saranno sempre molto utili. Rimane il rammarico, come italiano e come leader di Forza Italia, di non averti più al Parlamento Europeo, dove per tanti anni hai rappresentato l'Italia e il nostro movimento come pochi altri, per competenza, dedizione e credibilità.

Le vicende che ho vissuto anche personalmente mi permettono di comprendere bene la tua amarezza. Puoi essere certa, cara Lara, che l'amicizia e la stima mia personale e di tutti noi di Forza Italia escono rafforzate da questa tua difficile scelta. Con stima, con amicizia, con affetto".

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