Toh, rispunta Ingroia: il piano con gli ex 5 Stelle

Al Senato la componente l'Alternativa c'è sigla l'intesa con l'ex pm di Palermo e avvia un progetto politico: "Unire tutte le opposizioni al governo Draghi"

Toh, rispunta Ingroia: il piano con gli ex 5 Stelle

Antonio Ingroia entra in Parlamento, esattamente al Senato. Non di persona, perché non è stato eletto, ma ci mette piede con la propria creatura politica, la lista Popolo per la Costituzione, pronta al matrimonio con gli esponenti de L’Alternativa c’è. L’operazione è infatti possibile grazie ai fuoriusciti del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama. A breve, secondo i rumors raccolti da IlGiornale.it, sta per nascere la componente al Senato formata da Mattia Crucioli, Luisa Angrisani, Margherita Corrado e Bianca Laura Granato. È la pattuglia di parlamentari che ha abbandonato il M5S in dissenso per l’appoggio al governo Draghi e che da tempo pensa a mettersi in proprio. Un progetto ben chiaro: rubare voti e credibilità agli ex compagni di viaggio del Movimento 5 Stelle, sventolando la bandiera della purezza dei primo grillismo. Dalla giustizia alle battaglie per il lavoro.

Il ritorno di Ingroia

Così, a sorpresa, l’ex pm di Palermo torna in gioco. E poco conta che la lista, che fa riferimento all’ex pubblico ministero, non abbia raggiunto nemmeno lo 0,1% alle urne nel 2018: l’importante, dal punto di vista normativo, è la partecipazione alla competizione elettorale. Il motivo è quindi tecnico: a Montecitorio la componente è stata fondata senza la necessità di simboli esterni, perché il regolamento non lo richiede. Al Senato le norme sono diverse, in direzione più restrittiva. Serve che i senatori abbiano il supporto di un soggetto politico, l’esistenza certificata (dal Viminale) del simbolo. Certo, tutto è stato sottoposto al rigido controllo dei tecnici di Palazzo Madama per verificare la procedura regolamentare. Ma fonti vicine al dossier confermano: “È questione di giorni, probabilmente di ore. Siamo in linea con tutti i requisiti richiesti dal regolamento”.

La genesi dell’accordo non è stata semplice. Inizialmente, infatti, gli ex grillini avevano avviato un’interlocuzione con l’Italia dei valori, che dopo l’addio di Antonio Di Pietro è ora guidata da Ignazio Messina. Dopo un intenso confronto (confermato in questa intervista a IlGiornale.it), la situazione si è raffreddata. Adesso l’Idv sta dialogando con un altro fuoriuscito del Movimento a Palazzo Madama, Elio Lannutti, che starebbe lavorando a un progetto. Così i senatori, legati politicamente alla componente della Camera l’Alternativa c’è (di Andrea Colletti e Pino Cabras), hanno stabilito un contatto con Ingroia, che porta appunto in dote un simbolo presente alle Politiche del 2018.

Ex grillini e Ingroia: uniti contro Draghi

Per questo sono stati valutati vari programmi, presentati al 2018, e quello di Popolo per la Costituzione è stato apprezzato e promosso a pieni voti dai diretti interessati. Il primo punto per un'intesa, manco a dirlo, è quello di collocarsi all’opposizione del governo Draghi. Sotto il profilo dei contenuti, la sinergia si è sviluppata sulla battaglia per la legalità, il contrasto alle mafie e il netto rifiuto alla riforma della Giustizia targata Marta Cartabia. Insomma, gli elementi fondanti del grillismo più intransigente. L’unità di intenti si è concretizzata anche sul rifiuto “delle logiche liberiste e di sfida alle élite finanziarie, in difesa delle fasce più deboli”, riferiscono fonti parlamentari. Insomma, le affinità e compatibilità non mancano, sia in materia di Giustizia che in economia.

L’obiettivo? “Portare avanti una ‘terza via’, senza essere di destra né di sinistra, come era all’inizio il Movimento 5 Stelle”. E ovviamente c'è un obiettivo più ampio: sottrarre consensi al M5S di Giuseppe Conte.

Nel momento in cui verrà riconosciuto la componente al Senato, partirà un’operazione politica più ampia. L’idea, secondo quanto apprende ilGiornale.it, è quella di "dare vita a un fronte di opposizione, che possa mettere insieme tutte le energie contrarie al governo". E Ingroia rappresenta una di queste.

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