In un'intervista a La Stampa Nicola Latorre (Pd), presidente della commissione Difesa del Senato, indirettamente dà ragione al Giornale: nella guerra all'Isis l'Italia dovrebbe occuparsi prima di tutto sulla Libia. "I bombardamenti contro l’Isis in Iraq? Non mi risulta una richiesta ufficiale della comunità internazionale in questa direzione - dice Latorre -. Tuttavia possono esserci stati dei sondaggi che rientrano nei rapporti tra le diverse diplomazie. Se dovessi esprimere una mia opinione, credo che l’Italia dovrà concentrare i suoi sforzi e le sue risorse in un altro capitolo fondamentale della guerra all’Isis, la Libia".
Grillo e Sel protestano? Il senatore Pd ricorda che lo scorso anno "le commissioni Difesa ed Esteri di Camera e Senato deliberarono il rifornimento di armi ai curdi. E l’utilizzo di ricognitori, di aerei di rifornimento di carburante in volo e di addestratori militari in Iraq. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi si impegnò che qualsiasi altra iniziativa attiva sarebbe stata condivisa solo dopo essere stata approvata dal parlamento".
Se la comunità internazionale dovesse chiederci ufficialmente un diverso impegno militare
nel contrasto all’Isis? "Noi - risponde - siamo già impegnati in missioni internazionali in Libano, nei Balcani, in Afghanistan. E il nostro impegno nella lotta al terrorismo, all’Isis, non è in discussione".
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