Islam, pugno duro di FI: "Registrare in un albo le moschee e gli imam"

Forza Italia presenta la proposta di legge per regolamentare l'islam: "Stop alla attività eversiva"

Islam, pugno duro di FI: "Registrare in un albo le moschee e gli imam"

Forza Italia propone di istituire un registro pubblico delle moschee in Italia e un albo nazionale degli imam. L’obiettivo, assicurano il capogruppo alla Camera Renato Brunetta e la deputata Daniela Santanchè, non è "discriminare o privare della libertà di culto", ma avere "più trasparenza e quindi sicurezza".

Il motivo della proposta di legge, "aperta al contributo di tutti", spiegano i proponenti, deriva dal fatto che "le moschee così come si sono costituite nel nostro paese sono state spesso anche luogo di aggregazione politico-religioosa di natura eversiva rispetto ai valori e alle istituzionai del paese ospitante, così come il ruolo degli Imam è stato spesso eversivo nella loro predicazione". Inoltre, i due esponenti azzurri hanno predisposto il testo del provvedimento perché "la proliferazione delle moschee è avvenuta senza controlli pubblici e istituzionali, perché storicamente la moschea di viale Jenner è stata all’origine di azioni terroristiche e perché la nostra cultura e civiltà ha il diritto di difendersi". Dunque, assicura ancora Brunetta, "non c’è nessuna volontà di discriminare o privare della libertà di culto ma le moschee non devono avere finalità terroristiche o eversive, mi sembrano regole basiche per qualsiasi democrazia, perché se le democrazie sono più generose non sono certo fesse".

Durante la conferenza stampa, la Santanchè rivendica il "coraggio" di presentare una proposta di "grandissima civiltà". La proposta di legge presentata da Brunetta e la Santanchè in una conferenza stampa alla Camera mira a regolamentare l’edificazione dei luoghi di culto islamici e la figura degli imam. Questi ultimi dovranno chiedere l’iscrizione al ministero dell’Interno della moschea di cui sono responsabili, con una domanda correlata da almeno il 5% delle firme autenticate del numero delle persone professanti la religione musulmana e residenti nella relativa provincia. La domanda, inoltre, deve essere accompagnata da una relazione contenente i riti, le attività didattiche e i principi religiosi a cui si ispira l’attività svolta nella moschea. Tra le altre prescrizioni, la proposta di Forza Italia prevede anche l’istituzione di una commissione per l’albo degli imam. Infine, gli imam o chi svolge funzioni analoghe devono frequentare degli appositi corsi di formazione presso le università di Lettere e filosofia dove vi sono corsi di specializzazione in civiltà orientali, qualora il loro livello di istruzione non sia in linea con il profilo da ricoprire.

E ancora: le funzioni devono tenersi in italiano e non ci devono essere collegamenti tra chi le frequenta con centri islamici estremisti. Qualora uno di questi requisiti venisse violato, l’autorizzazione verrà negata.

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