"L'euro è cosa dannosissima, ma l'uscita dalla moneta unica non può essere una cosa unilaterale". Parola di Carlo Borghi Aquilini. L'economista euroscettico della Lega, nonché presidente della commissione Bilancio alla Camera dei deputati, tiene il punto sull'Italexit, spiegando che la recente uscita di Matteo Salvini sulla moneta unica – "L'euro è ormai irreversibile…" – non è un passo indietro del Carroccio circa i (tanti) dubi sull'unità monetaria.
Intervistato da Il Tempo, il leghista dichiara: "Salvini non ha preso le distanze dal 'no –euro'. Salvini dice quello che abbiamo detto centomila volte, solo che c'è l'interesse da parte di qualcuno di rimestare un dibattito inesistente".
Dunque, Borghi ricorda quale è l'idea in merito del suo partito: "La mia posizione che poi è di tutta la Lega e che abbiamo fatto informazione sui danni della moneta unica prima di tutti gli altri. Abbiamo tuttavia sempre detto che azioni unilaterali sono da evitare. Se ci saranno progetti condivisi con altri Paesi per cambiare la politica monetaria dell'Eurozona li consideriamo con interesse e in ogni caso saremo pronti a difendere gli interessi degli italiani in caso di attacchi finanziari".
"Non possiamo certo vivere con la minaccia costante dello spread che abbiamo visto essere un valore che dipende dalle azioni della Bce e non dalle scelte governative", chiosa infine il deputato del Carroccio.
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