L'Anm contro Piantedosi. Il Papa: "Stop ai trafficanti"

Il sindacato dei magistrati: "Non si vieta la fuga dei migranti". Gasparri: "Si occupino dei violenti"

L'Anm contro Piantedosi. Il Papa: "Stop ai trafficanti"

Sul naufragio di Cutro e relativa polemica sui soccorsi interviene l'Associazione nazionale magistrati. Con un documento approvato dal direttivo, il sindacato delle toghe entra nel dibattito politico. Senza citarle attacca le parole - già finite nella bufera - del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: nessuna norma «potrebbe mai imporre ad alcuno il dovere di non fuggire da Paesi dove la guerra o la miseria impediscono l'accesso a condizioni di vita dignitose», si legge nel documento. Dove si chiede che «in qualsiasi circostanza venga sempre rispettato l'inderogabile obbligo di salvataggio, che è scolpito nella nostra Costituzione ancor prima che nelle convenzioni internazionali». L'Anm ricorda che «tutti, a cominciare dagli organi statali, hanno il dovere di adempiere agli obblighi di salvataggio in mare», e che l'obbligo «è inderogabile e tutti ne debbono beneficiare, a prescindere dalla concreta possibilità dei singoli di restare in seguito sul territorio italiano legittimamente». Risponde il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri: «Invece di invitare i propri associati a perseguire le gravi violenze che l'estrema sinistra sta realizzando nelle piazze, i vertici dell'Anm si pongono come controparte dell'umanità, dettando regole di comportamento e scelte da seguire».

É anche il giorno in cui Papa Francesco al termine dell'Angelus rinnova il suo appello per i migranti: «Mai più tragedie come quella avvenuta nel mare della Calabria, mai più una nuova Cutro. I trafficanti di uomini siano fermati, non continuino a disporre della vita di tanti innocenti, e i viaggi della speranza non si trasformino più in acque della morte. Che il Signore ci dia la forza di capire e di piangere. Esprimo il mio dolore per le vittime. I familiari e i sopravvissuti e l'apprezzamento alla popolazione locale e alle istituzioni per l'accoglienza e la solidarietà mostrata. Rinnovo il mio appello perché non si ripetano più queste tragedie». Si unisce alle parole del Pontefice la premier Giorgia Meloni: «Le parole del Santo Padre rappresentano un grande richiamo per tutte le Istituzioni. Come Governo le facciamo nostre, continuando a impiegare tutte le forze necessarie per combattere i trafficanti di esseri umani e fermare le morti in mare», scrive su Twitter. In vista del Consiglio dei ministri a Cutro, annunciato dalla stessa premier, si lavora al nuovo piano del Governo sui migranti. Un provvedimento che coinvolgerà più ministeri, che conterrà una nuova rideterminazione dei flussi regolari di migranti, e accordi di cooperazione con i Paesi di origine. Ma anche l'inasprimento delle pene per i trafficanti di esseri umani e nuove procedure per semplificare i rimpatri. A Crotone prosegue l'indagine della Procura che chiederà l'incidente probatorio nel fascicolo dell'inchiesta per naufragio e omicidio colposo aperta a carico dei presunti scafisti identificati, tre dei quali, un turco e due pachistani (uno è minore), sono stati fermati, mentre un quarto è irreperibile.

Un passaggio necessario per cristallizzare le testimonianze dei naufraghi e le prove che potrebbero emergere dai racconti dei sopravvissuti. Versioni che potrebbero essere messe a confronto con quella di tre dei quattro trafficanti che erano a bordo del barcone.

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