"Nordio? Il migliore". Il plauso di Renzi al governo: "Bene sul rave party"

Il leader di Italia Viva non si accoda alle previsioni nefaste della sinistra: "Se Meloni farà bene, saremo contenti. È un dovere non fare opposizione preconcetta"

"Nordio? Il migliore". Il plauso di Renzi al governo: "Bene sul rave party"

Da parte di Matteo Renzi arrivano parole di apertura nei confronti del governo guidato da Giorgia Meloni: bene la gestione del primo caso d'emergenza, ottimo il nome del ministro della Giustizia. Certo, nessuna volontà di fare sconti o di strizzare l'occhio per entrare in maggioranza. Ma l'ex presidente del Consiglio ha confermato che l'opposizione di Italia Viva sarà sui fatti e non sarà preconcetta, a differenza di Partito democratico e Movimento 5 Stelle: "Mi sembra un dovere civile. Se la presidente Meloni farà bene, saremo contenti. Noi comunque siamo e saremo all'opposizione, come è giusto che sia".

L'apertura di Renzi

Renzi, nell'intervista rilasciata a Il Messaggero, ha usato toni concilianti: non si è accodato alle previsioni nefaste che ormai ogni giorni arrivano dalla sinistra, che svolge il ruolo di gufo nel tentativo di gettare discredito sul nuovo esecutivo. A tal proposito l'ex sindaco di Firenze ha fatto notare che pensare di dare un giudizio al governo dalla prima settimana "è superficialità". Ma ha riconosciuto la buona mossa sul caso del rave party a Modena: "Sull'ordine pubblico bene lo sgombero".

Il numero uno di Italia Viva si è detto convinto che alla fine il primo ministro Giorgia Meloni "sarà il primo a difendere l'eredità economica" di Mario Draghi, non tanto per una scelta ideologica "ma perché ne ha bisogno". A catturare la sua preferenza nello scacchiere dei ministri è stato sicuramente Carlo Nordio, giudicato da Renzi "la migliore scelta del governo". Le sfide sulla giustizia sono molteplici e andranno affrontate rapidamente nei prossimi mesi. "Vedremo se sarà all'altezza della sua fama e delle aspettative che ha suscitato: io sono molto ottimista al riguardo", ha dichiarato il leader di IV.

La previsione sul Pd

Renzi ha toccato anche la questione calda del Partito democratico, che il prossimo anno sarà chiamato a eleggere un nuovo segretario. La fase del congresso si prospetta lunga e animata, tra dissidi e veleni interni che potrebbero complicare ancora di più lo stato di salute di un partito già ingolfato. A suo giudizio il Pd finirà per spaccarsi "tra chi vuole inseguire Conte e chi invece preferisce una strada riformista".

L'ex primo cittadino di Firenze non ha fatto mancare una stoccata all'indirizzo di Enrico Letta, che in occasione delle ultime elezioni politiche ha deciso di percorrere la strada con i partitini di sinistra piuttosto che allargare il campo al Movimento 5 Stelle o a Italia Viva.

"Se avesse fatto un accordo con noi o senza di noi con i 5 Stelle oggi non ci sarebbe un governo Meloni", ha tuonato Renzi. Che ha imputato al gruppo dirigente del Pd la colpa di aver reso possibile la nascita della "maggioranza più a destra della storia repubblicana".

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