"L'assassino di Ilenia aveva le chiavi". L'ipotesi di un killer su commissione

Niente impronte, né effrazione: la donna sgozzata in 6 minuti

"L'assassino di Ilenia aveva le chiavi". L'ipotesi di un killer su commissione

Nessuna impronta di scarpe, nonostante il sangue sul pavimento, nessuna impronta sulle finestre o sulle porte, che non presentano segni di effrazione. Chi ha ucciso Ilenia Fabbri, la donna di 46 anni trovata sgozzata nel vano cucina del suo appartamento di Faenza, sapeva il fatto suo. Non era un killer improvvisato. Per questo tra le ipotesi prese in considerazione dagli inquirenti sta prendendo piede quella del delitto su commissione. Ma chi voleva morta questa donna di mezza età separata dal marito, con uno nuovo compagno che la amava e una figlia che viveva con lei? Un vero rompicapo, ma i magistrati ritengono che chi all'alba del 6 febbraio si è intrufolato in casa della donna lo ha fatto su mandato di qualcun altro e grazie ad una copia delle chiavi. Perché uscendo, poco prima dell'omicidio, la figlia Arianna aveva chiuso la porta a chiave. Quella mattina la ragazza aveva ricevuto un messaggio dal padre Claudio, ex marito della vittima, che la aspettava in strada per andare a ritirare una macchina in una concessionaria di Milano. Erano le 5.57. Tutto è accaduto in pochi minuti. Alle 6.06, infatti, un'amica della ragazza ospite nell'appartamento, ha chiamato Arianna, che in quel momento era già in autostrada, avvertendola di essersi barricata in camera per paura dei ladri dopo aver sentito dei rumori e delle grida. La figlia della donna uccisa ha chiamato immediatamente la polizia e anche i vicini, alle 6.08, allarmati pure loro dalle grida provenienti dalla casa. Pochi minuti dopo gli agenti sono intervenuti per quello che credevano un furto e si sono trovati davanti al corpo di Ilenia priva di vita. Raramente in un giallo ci sono riferimenti temporali così precisi: l'assassino ha agito tra le 5.58 e le 6.06, senza lasciare tracce. Gli investigatori hanno ascoltato come testimoni la figlia, l'amica ospite, l'attuale compagno e l'ex marito, nonché gli amici della donna e il suo avvocato. Dalle verifiche è emerso che la vittima aveva fatto causa all'uomo da cui si era separata nel 2018 per mancati compensi quando lei lavorava nella sua officina d'auto. Serve un movente, ma non si trova. Tutte le ipotesi sono aperte, ma la pista passionale non convince gli inquirenti. «La escludiamo», taglia corto il procuratore capo facente funzione Daniele Barberini. Pare che la donna non avesse altre relazioni, le cose con il compagno andavano bene, tanto che i due stavano progettando le nozze. Più probabile un delitto ordinato da chi conosceva bene la vittima e le sue abitudini. L'aggressione è cominciata ai piani superiori della casa, dove sono state isolate delle macchie di sangue. Ilenia deve aver provato a fuggire, ma è stata raggiunta nel vano cucina al piano terra e colpita da dietro con un coltello nella parte sinistra del collo, per questo probabilmente l'assassino è riuscito a fuggire senza calpestare il sangue sul pavimento. Nessuna traccia, nessuna impronta, né sulla scena del crimine né all'esterno della casa. Quando è intervenuta la polizia la porta del garage era aperta.

Ilenia era a terra ed era già vestita, nonostante fuori fosse ancora buio. Tutto si è consumato in una manciata di minuti. Cronometro alla mano gli investigatori stanno cercando di ricostruire i movimenti del killer. Ma sul perché di tanta ferocia è ancora buio.

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