A due giorni dalla chiusura dei seggi, sono ripartite le liti dentro il M5S. Giuseppe Conte, infatti, aspettava proprio la fine di questa tornata elettorale per completare la sua squadra, ma la 'grana Crippa' rischia di far saltare i suoi piani.
Secondo riferisce l'Adnkronos, a breve dovrebbe essere convocata un'assemblea congiunta dei gruppi Cinquestelle di Camera e Senato che abbia come ordine del giorno la presentazione dei vicepresidenti del M5S. Assemblea che, però, potrebbe saltare a causa delle tensioni interne al gruppo di Montecitorio, nate con l'esigenza di Conte di sostituire il capogruppo uscente Davide Crippa, 'reo' di essere troppo vicino a Beppe Grillo. “Sono stati costretti a fare uscire delle agenzie su un presunto isolamento di Crippa, quando invece isolato è proprio Conte che non riesce a farlo dimettere. La sua leadership è, di fatto, inesistente", rivela a ilGiornale.it un parlamentare grillino al primo mandato.
"Vogliamo fare un paragone con l'insediamento di Enrico Letta? Si è svolto tutto nel giro di pochi giorni, con un congresso in mezzo, e i capigruppo Pd di Camera e Senato sono stati sostituiti a tempo zero" , continua la nostra fonte che parla rigorosamente a taccuini chiusi. Conte, al contrario del segretario del Pd, "non sta riuscendo nemmeno a cambiarne uno, dopo avere impiegato mesi prima di riuscire a farsi eleggere presidente M5S". A indebolire ulteriormente la leadership di Conte vi sono anche "i penosi risultati delle ultime amministrative" che contribuiscono ad appesantire il clima. Ieri, infatti, come ha già raccontato ilGiornale.it, tra i corridoi della Camera vi sono state urla furibonde tra i contiani Riccardo Ricciardi (vicecapogruppo) e Francesco Silvestri (tesoriere) e lo stesso Crippa che non ha alcuna intenzione di mollare il suo posto anticipatamente. "Al nostro interno la situazione continua a peggiorare visibilmente ed è sempre più incontrollabile, ma all'esterno siamo talmente schiacciati sul Pd che ormai ne siamo una brutta copia", ci dice ancora la nostra fonte. Un dato, quest'ultimo, che appare sempre più evidente anche ai contiani, se si pensa che proprio oggi sul Fatto Quotidiano è uscito in articolo in cui si sosteneva che il M5S è "vincente" quando corre da solo.
Conte, invece, sembra non vedere l'ora di mettere le mani sul gruppo della Camera in via delle elezioni per il nuovo inquilino del Quirinale. L'ex premier, infatti, è l'unico leader ancora fuori dal Parlamento e non è nemmeno più così sicuro di potervi entrare facendosi eleggere alle suppletive (che chissà quando si terranno) nel collegio che era di Roberto Gualtieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.