Come abbiamo visto sul Giornale.it, anche se la sinistra cerca di screditare Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni, a Mosca sono preoccupati dall'ascesa della leader di FdI. Lo scrive nientemeno che Pravda, la testata del Cremlino, secondo cui la Meloni avrebbe scelto "la strada del caos" e accusata di essere atlantista e di sostenere l'Ucraina contro la Russia. Sull'argomento è invervenuto Andrea Delmastro, deputato e capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Esteri che abbiamo intervistato per ilgiornale.it dopo le sue recenti dichiarazioni che accostano il centrosinistra a Putin e il ruolo di Enrico Letta nella vicenda.
Onorevole Delmastro, lei ha dichiarato che la grammatica del Cremlino è vicina a quella del centrosinistra: cosa vuol dire?
"Letta afferma che la Meloni è un pericolo per le cancellerie internazionali, per la geopolitica è la stessa cosa che dichiara il Cremlino a parti specularmente opposte. Il tema interessante è che Letta, per il Pd, ha oggi la medesima grammatica che ha il Cremlino nei confronti di Giorgia Meloni, l'aggrediscono per presunte difficoltà che il suo governo incontrerebbe a livello internazionale. Da una parte, se lo afferma il Cremlino toglie ogni dubbio sulle accuse del tasso di putinismo del centrodestra dal momento che è schierato contro i leader del centrodestra, ma dall'altra parte è divertente vedere che seppur a parti invertite e specularmente opposte, il Cremlino adotti la medesima grammatica che adotta Letta e viceversa".
Il quotidiano Pravda scrive che con la Meloni premier “sceglie la strada del caos” e porterà l’Italia in una crisi “più profonda di quella attuale". Cosa ne pensa?
"Evidentemente, tutti coloro che credono alla cornice euro-atlantica in Italia, hanno un motivo in più per comprendere che bisogna stare a fianco della Meloni perché se la Pravda, sollecitata dal Cremlino, dice che la Meloni equivale al caos significa che lei oggi è internazionalmente vista come il caposaldo dell'Alleanza Atlantica in Italia".
La testata nazionalista di Mosca ha scritto ancora che Giorgia Meloni sarà una ferma atlantista e sostenitrice dell’Ucraina e quindi viene vista come un pericolo. Cosa c’è dietro queste dichiarazioni?
"C'è il tentativo di manipolare e influenzare l'opinione pubblica italiana ed è gravissimo. È per questo che, di fronte alle battaglie della nostra civiltà, non si possono avere tentennamenti. Chiediamo al centrosinistra di denunciare questo gravissimo tentativo ai danni di Giorgia Meloni e del centrodestra di inquinamento della campagna elettorale ma soprattutto di dismettere immediatamente quell'atteggiamento che hanno assunto fino ad oggi che è identico, ovvero che la Meloni sia un pericolo per l'Italia. Lo usano in un contesto diverso ma è la stessa grammatica. Adesso che c'è la prova del loro medesimo atteggiamento del Cremlino, è possibile sperare in una campagna disintossicata da questi elementi di perturbazione che loro utilizzano pur da parte opposta ma con la medesima tecnica di Mosca?
Dopo questi attacchi gratuiti alla leader di Fratelli d’Italia, come dovrebbe replicare il centrosinistra?
"Come ho detto, dovrebbe dismettere questo atteggiamento che li rende fratelli siamesi del Cremlino. Letta deve scegliere se continuare ad aggredire internazionalmente la Meloni e, quindi, a recitare la parte del gemello siamese di Putin o, se vuole, dare vita a una campagna elettorale che sia importanta allo stile della liberal democrazia, secondo cui l'avversario non deve essere demonizzato come stanno facendo contro Giorgia Meloni, in questo momento, due persone al mondo: Putin e Enrico Letta. Io non vorrei essere il gemello siamese di Putin".
L’articolo di Pravda è di tre giorni fa: come mai nessuno se n’è accorto fino a oggi?
"Questo francamente non so dirglielo, dovrebbe alzare il telefono e chiamare il Pd. Per quanto riguarda i torbidi e magmatici retroscena c'è sempre il Pd che emerge, noi tendenzialmente facciamo politica alla luce del sole".
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