Libia, Conte e Di Maio ora esultano. Salvini attacca: "Italia assente"

Dopo la conferenza di Berlino sulla Libia, il M5s e il premier gongolano. Ma il leghista: "Il governo non si è mosso"

Libia, Conte e Di Maio ora esultano. Salvini attacca: "Italia assente"

L’esito della conferenza di Berlino divide la politica italiana. Se da un lato il duo Conte – Di Maio, presente oggi nella capitale tedesca, in queste ore esulta per i risultati del summit, dall’altro Matteo Salvini invece attacca duramente il governo.

Come già scritto su InsideOver, a Berlino è stato firmato da parte di tutti gli attori internazionali più importanti che seguono il dossier libico un documento di 55 punti. Al suo interno, sono contenuti i passaggi più importanti del piano delle Nazioni Unite per la Libia. Ma soprattutto, a margine della conferenza tenuta nella capitale tedesca è stato ottenuto il via libera da parte sia del premier Al Sarraj che del generale Haftar per due punti fondamentali: l’organizzazione di un nuovo vertice intra libico e l’istituzione di una commissione di monitoraggio per la salvaguardia della tregua.

Congelare il conflitto e fare in modo che, da adesso in poi, si possano gettare le basi per un dialogo politico era la volontà dell’Onu così come di buona parte dei paesi europei. Ma ovviamente è ancora molto presto per parlare di risultati concreti: occorre verificare, in primo luogo, la tenuta della tregua e la volontà delle parti di proseguire con questo cammino.

Inoltre, da un punto di vista dei paesi europei, la conferenza appena conclusa a Berlino non ha ridato al vecchio continente un ruolo centrale all’interno del dossier. Al contrario, questa posizione è più che mai detenuta dal duo Russia – Turchia.

Per questo molti analisti hanno in ogni caso invitato alla tutela nelle ore immediatamente successive al summit. Prima di ripartire alla volta di Roma, sia il presidente del consiglio Giuseppe Conte che il ministro degli esteri Luigi Di Maio, hanno però voluto ribadire una posizione piuttosto ottimista: “La conferenza di Berlino ha raggiunto i risultati che si era data – ha dichiarato proprio il titolare della Farnesina – Non sono stati risolti tutti i problemi, ma è stato compiuto il passo in avanti che aspettavamo”.

“Un risultato incoraggiante, tenuto conto del clima di tensione e sfiducia alla vigilia della Conferenza di Berlino, frutto del non facile lavoro di mediazione tra le parti e con tutti gli attori regionali coinvolti – hanno invece scritto in una nota i deputati ed i senatori del Movimento Cinque Stelle impegnati nelle commissioni esteri – un impegno che ha visto l'Italia in prima fila con il ministro degli Esteri Di Maio e il premier Conte, che ringraziamo entrambi per il loro impegno”.

Ma da questo punto di vista non è stato dello stesso avviso il leader della Lega, Matteo Salvini. Intervenuto alla trasmissione “Non è l’Arena” su La7, il segretario del carroccio ha criticato l’operato del governo italiano sulla Libia: “Il nostro governo non si è mosso, sostanzialmente”, ha esordito Salvini, il quale ha poi puntato il dito contro Di Maio e Conte.

“C'è anche un problema di sicurezza degli italiani – ha proseguito l’ex ministro dell’interno – Al di là di andare in giro per il mondo a fare conferenze, mi auguro che chi di dovere controlli che con donne e bambini nei nostri porti non arrivino anche dei delinquenti”.

Nel corso dell’intervista, Salvini si è però detto favorevole ad un’eventuale missione internazionale italiana in Libia: “Se c’è da difendere l’interesse nazionale – ha chiuso il suo intervento il segretario leghista – Ci siamo”.

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