![L'inchiesta sul finto Crosetto: la procura blocca due conti esteri](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/11/1739251854-22841257-large.jpg?_=1739251854)
Sono fin qui due i conti correnti individuati e già bloccati dagli inquirenti nell'inchiesta sui truffatori che chiedevano denaro a facoltosi imprenditori fingendo di farlo per conto del ministro Guido Crosetto. La Procura di Milano, che ha raccolto le prime denunce delle vittime, indaga tra l'altro per l'ipotesi di associazione per delinquere.
L'indagine sui misteriosi finti membri dello staff del ministro, che chiedevano soldi da utilizzare per fantomatici riscatti di giornalisti rapiti in Medio Oriente, è affidata ai carabinieri del Nucleo investigativo e coordinata dal procuratore Marcello Viola e dal pm Giovanni Tarzia. Gli investigatori hanno potuto bloccare i conti esteri, uno in Olanda e uno a Hong Kong, grazie a rogatorie e canali di cooperazione internazionale. I conti su cui sono stati versati o fatti transitare i soldi sarebbero comunque numerosi. Non è noto tuttavia se su quelli bloccati siano stati trovati i soldi, tra cui quasi un milione di euro versato da Massimo Moratti, che ha subito denunciato. L'ipotesi su cui lavorano i pm è che anche altri facoltosi imprenditori abbiano pagato, finiti nella trappola del maxi raggiro e convinti di aiutare cronisti presi in ostaggio in Iran o in Siria.
In particolare, come è emerso dalla indagini eseguite fin qui, è su un conto olandese che Massimo Moratti ha versato poco meno di un milione di euro, con due bonifici da oltre di 450mila euro ciascuno. È successo la scorsa settimana. Il denaro sarebbe poi stato trasferito a Hong Kong. Il recupero di quei soldi sarebbe molto difficile, anche se gli investigatori sono riusciti a trovare le tracce dei movimenti bancari e anche se ulteriori conti, usati per i trasferimenti intermedi del denaro, sono stati bloccati. Intanto si è saputo che il fascicolo è aperto per associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata e per sostituzione di persona. Per quest'ultimo reato arriverà anche un esposto di Crosetto. Il suo staff ha già avuto contatti con la Procura di Milano.
In questi giorni sono arrivate sul tavolo dei pm nuove informazioni e nuove denunce. Il raggiro, anche nei tentativi non riusciti, assume dimensioni sempre più rilevanti. Una quarta denuncia raccolta da chi indaga è quella di Esselunga, cioè della famiglia Caprotti, che avrebbe subito un tentato inganno molto simile agli altri ricostruiti. La più recente querela si aggiunge, oltre a quella dell'ex presidente dell'Inter, a quelle delle famiglie Aleotti e Beretta, le quali sarebbero state contattate senza però versare denaro. Gli inquirenti sono convinti che la lista degli imprenditori caduti nella trappola sia destinata ad allungarsi.
Le altre tre denunce riguardano tentativi di raggiri bloccati dagli staff delle famiglie e delle aziende prese di mira. I collaboratori di Beretta e di Aleotti sono già stati sentiti dagli investigatori, i primi nel Bresciano e i secondi a Firenze, poi le testimonianze e le denunce sono state trasmesse alla Procura di Milano. Non è in programma invece per ora un'audizione di Massimo Moratti. L'esposto di Esselunga è arrivato ieri e a breve dovrebbe arrivare anche la querela di Luxottica-famiglia Del Vecchio. Altre segreterie di grossi imprenditori, i cui nomi sono già emersi in questi giorni, hanno preannunciato agli inquirenti che depositeranno querela.
Tra loro ci sarebbe Giorgio Armani, che non sarebbe stato contattato direttamente dai truffatori che avrebbero
invece parlato con alcuni suoi collaboratori. Solamente nel caso di Moratti, tra quelli conosciuti allo stato delle verifiche, gli autori della truffa avrebbero utilizzato una finta voce di Crosetto riprodotta al computer.
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