Lite tra bimbi per l'altalena: padre malmenato

Un albanese è stato preso a calci e pugni da altri 3 genitori che gli hanno teso una trappola

Lite tra bimbi per l'altalena: padre malmenato

Una banale lite tra bambini per un'altalena si trasforma in una faida tra genitori. È accaduto a Carcare, in provincia di Savona, dove un padre è stato pestato da altri tre per una discussione sciocca, di quelle che spesso nascono per difendere i propri figli, ma solitamente finiscono nel giro di qualche secondo.

Invece questa volta il litigio si è protratto per un giorno intero e si è concluso con trenta giorni di prognosi per il malcapitato, che è stato oggetto di una vera e propria «spedizione punitiva».

È successo venerdì quando i bimbi di due famiglie di albanesi si sono trovati insieme nel parco giochi della passeggiata lungo il Bormida, in via Sanguinetti. I piccoli si sono messi a litigare per chi doveva usare per primo l'altalena. La madre di uno dei due contendenti è intervenuta e ha sgridato l'altro ragazzino, scatenando la reazione del padre di quest'ultimo, che a sua volta l'ha offesa.

La stessa sera in corso Dante l'uomo ha incontrato il marito della connazionale che aveva offeso per chiarire la vicenda. Ma non era bastato. A.S. di 37 anni, L.S. di 34 anni e P.M. di 42 anni, tutti residenti a Cairo Montenotte, infatti, ieri pomeriggio lo hanno sorpreso in un bar della zona di piazza Sapeto.

Lui era di spalle quando A.S. lo ha insultato e colpito. Ma, è riuscito a reagire immobilizzandolo e chiedendo agli altri avventori di chiamare i carabinieri. Non ha fatto in tempo però: gli amici dell'aggressore sono intervenuti colpendolo con calci e pugni e gli hanno lanciato un bicchiere in faccia, prima di scomparire. Alcuni testimoni sono riusciti ad appuntarsi la targa dell'auto con la quale erano fuggiti, consentendo così ai carabinieri di Cairo di rintracciarli in corso Dante pochi minuti dopo e fermarli. I tre albanesi avevano le magliette strappate e ancora addosso il sangue della vittima che avevano malmenato.

Per loro sono scattate le manette e sono stati portati in caserma per rispondere di lesioni in concorso aggravate dall'avere agito per futili motivi e con crudeltà. Per il P.M. è scattata anche l'aggravante di avere commesso il reato mentre si trovava sottoposto ad una misura alternativa alla detenzione per precedenti reati che avevacommesso. Rinchiusi nel carcere di Genova Marassi ora sono in attesa dell'udienza di convalida da parte del Gip.

Il

malcapitato, invece, è stato trasportato all'ospedale San Paolo di Savona dove è stato medicato per le ferite al volto e alla testa oltre che per la frattura delle ossa nasali e poi è stato dimesso con una prognosi di 30 giorni.

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