Il vino «nuoce gravemente alla salute» - dicono dall'Irlanda - ma l'Italia non ci sta. L'idea dell'etichetta sulle bottiglie, sulla falsariga delle scritte già presenti sui pacchetti di sigarette, è appunto irlandese, mentre l'Ue, che in questa storia ha fatto la sua parte, ha dato un primo ok. A preoccupare sono sia l'iniziativa in sé sia l'andazzo, e il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha le idee più che chiare sul da farsi. «Sosterremo in ogni modo non solo azioni di difesa rispetto all'aggressione di etichettature fasulle, ma faremo tutte le azioni promozionali per spiegare ad ogni livello quali sono i benefici della dieta mediterranea», ha fatto presente il meloniano durante un convengo svoltosi a Lonato del Garda, dal titolo «Frankenstein nel piatto?». A nuocere gravemente alla salute - ha insisto il capo di Dicastero - sono «le bugie». In relazione alle etichette volute dall'Irlanda, sarà fondamentale comprendere l'opinione dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, che ha sessanta giorni di tempo per eventuali opposizioni.
Comunque sia, l'Italia non ha alcuna intenzione di adeguarsi alla novità. E Lollobrigida, nell'arco della stessa giornata, ha specificato il suo pensiero, inviando un video al Simposio di Assoenologi, a Napoli. «Cercheremo ogni strada legale per arrivare a rivendicare il diritto non solo di promuovere il vino, ma anche di poter evitare che in alcune Nazioni venga stigmatizzato con un'etichettatura fuorviante», ha aggiunto il ministro.
In parallelo,
il governo presieduto da Giorgia Meloni e Lollobrigida in primis stanno portando avanti una battaglia contro il cibo sintetico, altro argomento a lungo discusso sui tavoli europei e non solo nel corso di queste ultime settimane.
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