La Lombardia compatta rifiuta aiuti da Roma. "Sui sieri numeri ottimi e ora acceleriamo"

L'ex assessore Gallera: "Non c'era un solo responsabile". La giunta tira dritto

La Lombardia compatta rifiuta aiuti da Roma. "Sui sieri numeri ottimi e ora acceleriamo"

C'è stato un grosso problema con le prenotazioni, e per questo sono «saltate delle teste», ma non c'è un disastro-vaccinazioni in Lombardia. Questa la linea ufficiale: i numeri sono in media con il dato nazionale, i centri lombardi sono in grado di somministrare almeno 50mila dosi al giorno e presto saranno organizzati quattro «vaccine-day».

Non è stata sprecata una sola dose e c'è un solo «aiuto» che può dare il governo: incrementare gli approvvigionamenti. Questa la versione della Regione che nei giorni scorsi è finita nell'occhio del ciclone politico-mediatico per il caos nel portale di prenotazioni. E questo il messaggio che da Milano sostanzialmente viene mandato a Roma: «Volete aiutarci? Mandateci più vaccini, perché le scorte si stanno esaurendo».

L'opposizione ha alzato al massimo il livello le ostilità, e prosegue la campagna per il commissariamento della sanità lombarda. Ma al Pirellone escludono categoricamente anche solo l'ipotesi di un aiuto «speciale» del governo alla Lombardia.

Al di là delle indiscrezioni dei politici, il capo della campagna, Guido Bertolaso, fa parlare i numeri: «La Lombardia - ha ricordato l'ex capo della Protezione civile intervenendo a Mattino Cinque - se non prima in classifica, è comunque un po' sopra la medie delle vaccinazioni in Italia». «In Lombardia si sta vaccinando in media con le vaccinazioni in tutta Italia - ha scandito - basta guardare i numeri: sono stati inoculate 7 milioni e mezzo di dosi di vaccino, in Lombardia ne abbiamo fatti 1 milione e 300mila, la Lombardia rappresenta il 16% della popolazione italiana e le dosi somministrate in Lombardia rappresentano il 18% di quelle italiane. Questi sono numeri non sono chiacchiere».

Intanto la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, garantisce che «le somministrazioni agli over 80 stanno proseguendo celermente, tanto che abbiamo utilizzato il 96% del vaccino Pfizer a nostra disposizione, ben oltre le scorte». E annuncia che l'obiettivo è completare la campagna vaccinale della popolazione over 80 subito dopo Pasqua.

Il clamore di questi ultimi giorni era dipeso dal flop del sistema di prenotazioni degli appuntamenti vaccinali, con errori ripetuti e disagi patiti dagli utenti. Qualche settimana fa erano state mandate più «convocazioni» del necessario, con code, nell'ultimo fine settimana invece alcune centinaia di utenti in tre province non hanno ricevuto l'sms sull'appuntamento, e ai buchi hanno dovuto rimediare le Aziende sanitarie, convocando i cittadini alla vecchia maniera.

Il caso ha lasciato il segno, ed è stato azzerato il cda di «Aria», l'azienda regionale per l'innovazione e gli acquisti, eppure i partiti del centrodestra assicurano che anche il racconto di un «tutti contro tutti» rappresenta più un desiderio della sinistra che la realtà, se si fa salvo il moto di orgoglio - anche legittimo - dell'ex assessore alla Salute, Giulio Gallera, che adesso dice: «Lo vedete ora che non c'era un solo responsabile?».

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