Roma. Lo chiamano lapsus freudiano. «Alla Convention di Forza Italia a Milano - dice Antonio Tajani- contiamo di avere, in qualche modo, il presidente Silvio Berlusconi, ma dipende dai magistrati... Cioè: dai medici, aspettiamo le loro decisioni». Il vicepremier e ministro degli Esteri presenta alla stampa, con ai lati i capigruppi di Camera e Senato Paolo Barelli e Licia Ronzulli, il grande evento del 5 e 6 maggio intitolato «La Forza dell'Italia» e, come tutti, sorride all'inciampo significativo.
Un messaggio del leader, non si sa se con un video, una telefonata, una lettera, certo arriverà al popolo azzurro e ai suoi dirigenti, ancora preoccupati per il ricovero dal 5 aprile al San Raffaele, l'infezione polmonare, la leucemia cronica. «Sarebbe un bel regalo da fare a tutta Fi, comunque quella di Milano sarà una grande festa del partito per essere vicino a Berlusconi, un leader che guarda al futuro», dice Tajani.
Ad assicurare che il padre «sta molto meglio, anche se la prudenza è d'obbligo» è stata ieri Marina Berlusconi. La presidente di Fininvest e Mondadori, di solito parca di parole, mostra un cauto ottimismo: «Dimostra ogni giorno un coraggio e una tenacia davvero esemplari, ma sono stati molto importanti anche il calore, la stima, la vicinanza che in tanti in queste settimane gli hanno fatto sentire. Per lui, quest'ondata di attenzione e di affetto è stata la migliore delle terapie. La sua passione per la vita e per le cose che fa gli stanno dando tutta la forza e l'energia necessarie per reagire, però lasciamo com'è doveroso la parola ai medici, che meritano tutta la nostra gratitudine».
Quella dei primi di maggio, organizzata nell'ex centro industriale dismesso vicino all'aeroporto di Linate, East end Studios, è la presentazione di una Fi rinnovata dopo una riorganizzazione di capigruppi e coordinatori, che vuole essere attrattiva (come dimostrano gli ultimi ingressi dal pd, Caterina Chinnici e dal M5S, Giancarlo Cancelleri) e baricentro della coalizione. «L'evento- spiega Tajani- sarà un'occasione per chiamare a raccolta la nostra classe dirigente, i nostri eletti, aperta naturalmente anche a simpatizzanti e militanti. Ribadirà il ruolo che svolgiamo nel Paese e nel governo. Il filo conduttore sarà Fi nel governo, come stiamo mantenendo gli impegni presi in campagna elettorale, con 5 tavole rotonde con i ministri». E infatti il titolare della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo terrà venerdì 5 il primo panel e il ministro per l'Istruzione Annamaria Bernini quello su «Arte, scienza e sapere», mentre sabato sarà il momento della titolare delle Riforme Maria Elisabetta Casellati su «Governo, Regioni, Sviluppo», poi di Gilberto Pichetto Fratin ministro dell'Ambiente, su «Sostenibilità ambientale, economica e sociale», infine dello stesso Tajani su «La Forza dell'Italia in politica estera». Il ministro sottolinea che Fi è «forza di governo leale, seria e responsabile nella coalizione, ma ha la sua identità e rivendica l'azione compiuta in questi mesi, vuole informare i quadri che devono mantenere il contatto con il territorio e valorizzare anche i contributi degli amici non solo italiani ma europei».
Tajani si riferisce alla presidente maltese del parlamento europeo Roberta Metsola, al presidente tedesco del Ppe Weber, all'eurodeputato spagnolo Tono Lopez, già segretario dei popolari europei, oltre a grandi manager italiani come Claudio Descalzi, appena confermato per la quarta volta alla guida dell'Eni.
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