"Lasciate fuori mia madre". La Meloni zittisce la Lucarelli

La Lucarelli torna ancora su quanto raccontato dalla leader di FdI nel proprio libro autobiografico. La Meloni risponde: "Studiare potrebbe fare bene quando si pontifica. Lasciate mia madre e i miei familiari fuori dalla vostra disinformazione"

"Lasciate fuori mia madre". La Meloni zittisce la Lucarelli

È ancora una volta scontro fra la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e la giornalista Selvaggia Lucarelli che, ospite giovedì scorso a PiazzaPulita, tira ancora una volta in ballo il libro autobiografico della parlamentare di centrodestra ed il delicato tema dell'aborto.

Decisa a portare avanti la linea ormai stabilita da una certa fazione per gettare discredito sulla figura della presidente di FdI, la Lucarelli prende nuovamente di mira l'ultimo libro della Meloni, "Io sono Giorgia. Le mie radici, le mie idee".

Nel raccontare la propria vita, infatti, la presidente di Fratelli d'Italia spiega di dovere molto alla propria madre che, rimasta incinta a 23 anni e con una relazione non più solida con il compagno, prese in considerazione la possibilità di rinunciare alla gravidanza per poi cambiare idea un momento prima di procedere. Già mesi fa la Lucarelli aveva espresso sulle pagine di Tpi forti dubbi in merito a quanto dichiarato dalla Meloni, in quanto, a suo dire, "nel 1976 l’interruzione volontaria di gravidanza era una pratica illegale. Abortire era un reato che prevedeva una pena dai 2 ai 5 anni".

Giovedì scorso, durante la puntata di PiazzaPulita, la giornalista ha voluto rincarare la dose, tornando su un argomento delicato come l'aborto. "La Meloni parla di aborto come di sconfitta della società. Il suo libro inizia con una storia relativa all'interruzione di gravidanza", ha attaccato la Lucarelli."Racconta di essere venuta al mondo e diventata un leader politico per un mancato aborto. Davanti all'ospedale, la madre all'ultimo momento ha deciso di non abortire. C'è questa eroicizzazione della donna che non pratica l'aborto all'ultimo momento e nasce Giorgia Meloni. Voglio sottolineare che nel 1977 non si abortiva in ospedale, quindi qualcosa non va", ha concluso.

Stanca delle continue uscite di Selvaggia Lucarelli, la leader di FdI si è infine decisa a replicare, chiedendo rispetto per la propria madre e correggendo la giornalista su certe date. "Continua il linciaggio senza senso a PiazzaPulita. Per la cronaca, perché studiare potrebbe fare bene quando si pontifica", ha infatti commentato sulla propria pagina Facebook, "l'aborto in Italia non è più reato dal 1975, prima della 194. Quindi nel 1977 era possibile abortire senza essere perseguiti". Con la legge 405 del 1975, infatti, erano già stati istituiti i primi consultori territoriali.

"Detto questo", ha concluso la Meloni, "continuate pure ad attaccarmi con i vostri livorosi deliri, ma lasciate mia madre e i miei familiari fuori dalla vostra disinformazione. P.S. Io non sono nata 'per sbaglio' Formigli, sono nata per scelta".

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