L'Europa mette nel mirino ancora una volta l'Italia. La Commissione Ue taglia le stime di crescita, sottolinea l'impennata della disoccupazione e lancia l'allarme sul deficit. Nel report di Bruxelles l'Italia è ultima in Europa per crescita dell’economia nel 2019: il Pil italiano crescerà infatti dello 0,1% quest’anno, il dato peggiore tra tutti i paesi dell’Unione. La stima è inferiore sia rispetto alle previsioni precedenti della stessa Commissione che attribuiva all’Italia una crescita dello 0,2%, sia rispetto alle stime del governo, che nel Def ha indicato una crescita sempre dello 0,2% per quest’anno. Una vera e propria mazzata sulle ambizioni dell'esecutivo gialloverde.
Ma le (nere) previsioni di primavera di Bruxelles non finiscono qui. Sul debito pubblico arrivano le previsioni di Bruxelles che segnalano un balzo al 133,7% nel 2019 per arrivare poi alla quota record di 135,2% nel 2020. Le previsioni dell Commissione smontano anche le politche portate avanti dal governo. Sul fronte dell'occupazione Bruxelles sottolinea l'aumento dei disoccupati: "È improbabile che il mercato del lavoro sfugga all'impatto della crescita economica lenta, come indicato dalle aspettative di occupazione sottomesse delle imprese. Si prevede che la crescita dell'occupazione si fermerà nel 2019", si legge nel documento. Sempre le previsioni di primavera lanciano l'allarme su una possibile manovra da circa 30 miliardi con la legge di bilancio per il 2020.
Sulla base delle regole del Patto di Stabilità e Crescita, il prossimo anno l’Italia dovrebbe realizzare ridurre il deficit strutturale di almeno lo 0,6% di Pil, mentre le previsioni della Commissione indicano un peggioramento del 1,2% di Pil. Le previsioni della Commissione non includono l’aumento di Iva e accise previsto dalle clausole di salvaguardia per il 2020, perchè il governo ha già annunciato la sua intenzione di cancellarle. Ma il rischio che possano essere attivate resta comunque altissimo. Infatti proprio Bruxelles rileva che senza un aumento dell'imposta sul valore aggiunto, il deficiti potrebbe arrivare al 3,5%. Un vero e proprio buco nero.
Sulla situazione economica dell'Eurozona infine è arrivato il commento del Commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici: "Dobbiamo essere pronti a sostenere maggiormente l'economia, se necessario, e ad adottare ulteriori riforme per stimolare la crescita. Soprattutto dobbiamo evitare di scivolare nel protezionismo, che non farebbe altro che esacerbare le tensioni sociali ed economiche esistenti nelle nostre società".
A questo punto la "minaccia" di una possibile procedura: "La Commissione Ue comincerà a valutare la conformità di ogni Paese al patto di stabilità a giugno. Terremo conto delle misure di riforme annunciate ad aprile dal governo italiano e delle performance economiche dell'anno scorso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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