I 5 Stelle in caduta libera: così hanno perso 2 elettori su 3

Dall'Abruzzo alla Sardegna, passando per Lombardia, Lazio e Friuli, il M5S alle Regionali arriva sistematicamente in terza posizione

I 5 Stelle in caduta libera: così hanno perso 2 elettori su 3

Le elezioni Regionali sembrano essere una maledizione per i grillini. Il M5S, anche in Sardegna, si posiziona nel gradino più basso del podio. Con la Lega in ascesa e un Matteo Salvini super attivo nella vicenda dei pastori sardi, Luigi Di Maio e i vertici pentastellati, annusando la sconfitta, hanno tenuto un basso profilo.

Il loro candidato, Francesco Desogus è stato scelto con un secondo voto online, vinto con 450 preferenze, dopo che Mario Puddu, ex sindaco di Assemini, si è dovuto ritirare perché condannato per abuso d'ufficio. La candidatura, però, sarebbe dovuta andare di diritto a Luca Piras, secondo classificato alle primissime "Regionarie" che avevano incoronato Puddu. Insomma un ginepraio che, secondo gli ex poll di Antonio Noto, avrebbe portato un drastico di consensi: il M5S, nell'Isola, passerebbe dal 43% delle Politiche di un anno fa al 14-18%, mancando così l'obiettivo di raggiungere almeno il 20% e perdendo così 2 elettori su 3. Secondo i primi dati reali, però, la situazione risulterebbe ancora più drammatica. Su 8 sezioni scrutinate su 1840, Desogus si ferma al 9,34% mentre il candidato del centrodestra Christian Solinas è in testa col 47,8%, seguito da Massimo Zedda col 35,6%

Una débâcle dietro l'altra per i pentastellati che già due settimane fa hanno preso una bella batosta in Abruzzo e che, come ricorda il Messaggero, il 4 marzo 2018 raccolsero il 17% in Lombardia e il 27 nel Lazio. Lo stesso giorno in cui, a livello nazionale, trionfavano col 32,5%. Malissimo andò anche alle Regionali che si svolsero in Molise e in Friuli qualche settimana dopo.

I prossimi appuntamenti in Piemonte e Basilicata si preannunciano disastrosi e, pertanto, Luigi Di Maio, come scrive Libero, convocherà per oggi l'assemblea dei parlamentari dove annuncia drastici cambiamenti per riorganizzare il Movimento che avrà un "comitato centrale" e aprirà alle liste civiche. Anche se il leader M5S è sempre più solo, con Beppe Grillo e Davide Casaleggio che si smarcano.

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