La politica si divide dopo l'emersione della notizia secondo cui il MoVimento 5 Stelle potrebbe aver ricevuto un corposo finanziamento - si parla di 3.5 milioni - dal Venezuela di Maduro (all'epoca dei presunti fatti narrati il leader in carica era Hugo Chavez): il leader d'Italia Viva Matteo Renzi ritiene che si possa dar vita ad un'indagine. Se non altro perché il trattamento, stando al pensiero dell'ex presidente del Consiglio, non può differire da quello riservato alla Lega di Matteo Salvini per il cosiddetto "Russiagate".
L'ex sindaco di Firenze ha preso posizione durante una trasmissione andata in onda su Rtl 102.5: "E' giusto - ha detto Renzi - che si indaghi come si è indagato su Salvini per la vicenda russa. Siccome sono un italiano spero che sia tutto falso e spero che siano delle fake news. La speranza è che si possa fare politica confrontandosi su idee e non tirandosi addosso inchieste". Di sicuro per il vertice d'Italia Viva non è lecito seppellire la testa sotto la sabbia, evitando di aprire un'indagine. Poi sarà la giustizia ad appurare la verità. Ieri sera aveva detto la sua Luigi Di Maio. Il ministro degli Esteri, oltre a citare la smentita del console, ha anche posto un accento sul fatto che se il MoVimento 5 Stelle fosse mai andato in cerca di finanziamenti, allora non sarebbe stato previsto che i parlamentari grillini abbiano l'obbligo di ridursi gli stipendi. Quella di Renzi, però, somiglia molto ad un'accusa di doppiopesismo. Il MoVimento 5 Stelle - questa la deduzione più semplice - dovrebbe accettare quello che è stato messo in campo, dal punto di vista dell'inchiesta, per altre forze politiche. Anche se quelle ora fanno parte dell'opposizione.
Queste sono ore in cui la politica e le istituzioni si interrogano su quanto raccontato da Abc, la testata che ha parlato del presunto finanziamento. L'ambasciatore venezuelano a Roma, stando a quanto riportato dall'Agi, ha detto quanto segue: "Ieri il ministro del Potere popolare per gli Affari Esteri, Jorge Arreaza, ha denunciato la notizia pubblicata sul quotidiano spagnolo Abc, definendola come un insieme di 'vecchie notizie false dallo spudorato sensazionalismo, appartenenti alla fabbrica di bugie, infamie, falsità e calunnie creata dai media internazionali per attaccare il Venezuela'". E gli alleati dei grillini? Tra coloro che hanno rilasciato dichiarazioni provenienti dal Partito Democratico, come ripercorso da Repubblica, c'è Andrea Marcucci, il coordinatore in quanto capogruppo dei senatori piddini: "Certo sul regime del Venezuela posizioni rispetto al M5S non potrebbero essere più distanti. Ma quando negli anni scorsi, si sosteneva che 'il sospettò era l'anticamera della verità, io pensavo che fosse una follia. E lo penso anche oggi. Il M5S ora chiarisca", ha affermato Marcucci, che anche sul Mes non persegue la stessa linea dei grillini.
Si vede bene dunque dal tema del presunto
finanziamento si passi ad affrontare un'altra questione: quella del posizionamento geopolitico italiano rispetto all'esecutivo venezuelano. Renzi, membro attivo della maggioranza giallorossa, non ha chiuso ad un'inchiesta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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