Tre milioni da Maduro per finanziare il MoVimento 5 Stelle

I soldi sarebbero stati inviati al consolato venezuelano a Milano. Il destinatario? Secondo "Abc" fu Casaleggio senior

Tre milioni da Maduro per finanziare il MoVimento 5 Stelle

La bomba è stata sganciata da Abc: con un articolo intitolato Il chavismo finanziò il Movimento 5 Stelle che oggi governa in Italia. Una vera e propria spy story che inizia nel 2010, quando Nicolas Maduro avrebbe fatto inviare 3.5 milioni di dollari al consolato venezuelano a Milano per finanziare il partito fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Anzi, secondo Abc, sarebbe stato proprio Casaleggio il destinatario finale dei soldi inviati da Caracas.

Ma riavvolgiamo un attimo il nasto e torniamo a quel 2010. All'epoca governava ancora Hugo Chavez, che sarebbe poi morto tre anni dopo, e Maduro era ministro degli Esteri. Il Movimento 5 Stelle era nato solamente un anno prima quando, come sottolinea Repubblica, "si presentò per la rpima volta alle elezioni amministrative". Il documento dei servizi segreti venezuelani pubblicato da Abc è datato 5 luglio e dice che i soldi sarebbero stati inviati inviati "in modo sicuro" grazie a una valigia diplomatica dell'intellicence militare guidata da Hugo Carvajal, come fa notare Formiche. Ora Carvajal è indagato dalla giustizia americana per crimini legati al narcotraffico e alla vendita di armi alle Farc colombiane. L'obiettivo di Caracas, si legge nel documento pubblicato da Abc, era quello di finanziare un "movimento di sinistra rivoluzionaria e anticapitalista nella repubblica italiana".

Come sono arrivati i soldi in Italia

Secondo la ricostruzione fornita da Abc, i soldi partiti da Caracas e arrivati a Casaleggio provenivano "dai fondi riservati amministrati dall'allora ministro degli Interni Tareck el Aissami" - oggi è ministro del petrolio, Ndr) - e una delle persone più importanti della cerchia di Maduro. La figura di Aissami non è esente da ombre. Nel 2017, infatti, il Dipartimento del tesoro americano lo ha colpito con delle sanzioni perché invischiato in un (enorme) giro di droga.

Documento Abc sui soldi del Venezuela a Maduro

Tra le accuse rivolte ad Aissami c'è anche il riciclaggio di denaro. I soldi, prima di arrivare a Casaleggio, sarebbero passati dalle mani di Gian Carlo di Martino, dal 12 aprile 2010 console generale della Repubblica bolivariana del Venezuela a Milano. Tutti i personaggi legati a questa vicenda - Vito Crimi (leader del M5S), l'ex capo politico Luigi Di Maio, Di Martino, Grillo, Aissami e Maduro - hanno deciso di non rispondere alle domande poste da Abc. Fonti diplomatiche citate da Repubblica replicano che il documento pubblicato da Abc sarebbe un falso.

Una valigia da 3.5 milioni

Ma come è nato il documento pubblicato dal giornale spagnolo che inchioderebbe i grillini? Tutto ruoterebbe attorno a un incidente che si sarebbe verificato all'interno del consolato, quando un funzionario avrebbe trovato la valigia contenente i 3.5 milioni e l'avrebbe portata all'attenzione del già citato Carvajal. Sarebbe stato quest'ultimo a chiedere ulteriori informazioni a Caracas, trovandole fondate. Non a caso, il documento si conclude dicendo che "sono state impartite istruzioni verbali al nostro funzionario in Italia per non continuare a riferire sulla questione, che potrebbe diventare un problema diplomatico (tra Italia e Venezuela)". Problemi diplomatici che, ora, sono divenuti realtà. Alla luce di questa "donazione" potrebbe esser letto il sostegno grillino a Maduro e la sua avversione a Juan Guaidò.

Caracas (e M5S) smentisce

Una fonte diplomatica sentita dall'AdnKronos ha affermato che quello presentato da Abc è "un documento falso, ci sono tanti punti incongruenti in una nota che è falsa e contraffatta". "Il ministero degli Esteri agirà per vie legali contro il giornale", fa sapere la fonte, ricordando che lo stesso quotidiano, nel 2016, scrisse le stesse cose a proposito del movimento spagnolo Podemos, sostenendo che avesse ricevuto un finanziamento di 7 milioni di euro. A tal proposito, anche Davide Casaleggio, figlio di Gianroberto, è intervenuto dicendo: "Tutto totalmente falso. E' una fake news uscita più volte, l'ultima nel 2016. Dalle smentite ora passeremo alle querele".

In questa vicenda, val la pena

notare che i documenti riguardanti attività di intelligence, ammesso che quello pubblicato da Abc sia vero, non escono a meno che non sia la stessa intelligence a volerli fare uscire. Resta da capire perché il report che incastra il Movimento sia uscito soltanto ora...

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