La maggiornaza giallorossa non perde occasione per litigare. Nemmeno gli sforzi per trovare la quadra sul nuovo Dcpm compattano gli alleati. E scoppia la lite fra M5S e Pd sul voto americano.
Di Stefano alla carica
Ad accrescere l'attrito tra le due principali forze di governo, già divise quasi su tutto, una dichiarazione del sottosegretario agli Esteri Manlio di Stefano che fa infuriare alcuni esponenti del Pd. Ma questa volta a dividerli non sono le misure anti contagio da introdurre nel prossimo decreto, ma un prestesto per regolare i conti e sparare a zero sugli alleati dem. Il pentastellato non perdona ai dem di aver preso posizione a favore di Biden. "Il M5s non si è schierato nè con Trump nè con Biden? Sarebbe stupido farlo. Bisogna sostenere l'alleanza con gli Stati Uniti, chiunque sia il presidente, e non fare le cheerleader indossando la mascherina dell'uno o dell'altro candidato", tuona Di Stefano, intervistato da Rainews24. E il sottosegretario prende la palla al balzo per bacchettare anche il leader della Lega Matteo Salvini, che il proprio endorsment nei confronti di Donald Trump l'ha scritto sulla mascherina. "Fortunatamente non governa Salvini e quindi non è un problema. Noi - ha aggiunto - non siamo così superficiali e quindi non ci siamo schierati. Le elezioni Usa sono un evento che influenza la geopolitica globale, ma di certo che sia Trump o Biden il prossimo presidente, per l'Italia gli Usa rimarranno il primo partner commerciale extra Ue e un grande alleato".
Le elezioni #USA sono un evento che influenza la geopolitica globale, ma di certo che sia #Trump o #Biden il prossimo presidente, per l'#Italia gli USA rimarranno il primo partner commerciale extra #UE e un grande alleato.
— Manlio Di Stefano (@ManlioDS) November 4, 2020
Ne parlo qui ➡️ https://t.co/aaRWGifqPv#Elections2020
Fiano replica all'attacco M5S
La replica degli alleati dem alla stilettata di Di Stefano arriva a stretto giro. "Vogliamo sperare che le offese del sottosegretario degli esteri Di Stefano agli alleati Di governo, cioè a noi del Pd, siano dovute alla profonda stanchezza di questa notte elettorale passata in bianco", contrattacca il deputato e responsabile Esteri del Pd Emanuele Fiano. "D'altra parte il Pd non si vergogna Di avere opinioni politiche sugli Stati Uniti, come per esempio per il giudizio critico che noi diamo della visione molto unilaterale della loro politica estera che abbiamo vissuto in questi anni, pur ovviamente rispettando e onorando come sempre il verdetto degli elettori americani e della loro democrazia e ovviamente confermando che proprio noi del Pd saremo certamente i più forti sostenitori dei nostri rapporti di alleanza con chiunque governerà gli Usa", rimarca Fiano.
Marcucci rincara la dose
Anche il capogruppo dem a Palazzo Madama Andrea Marcucci approfitta dell'occasione per pungere il sottosegretario del M5S. E su Twitter ci va giù pesante.
"Ha perso un'altra occasione per stare zitto. Il Pd per radici, storia e cultura politica sostiene da sempre i democratici americani e naturalmente Biden", scrive per sottolineare, ancora una volta, la distanza rispetto agli alleati di governo.Il sottosegretario agli Esteri Di Stefano su #usa2020 ha perso un'altra occasione per stare zitto. Il @pdnetwork per radici, storia e cultura politica sostiene da sempre i democratici americani e naturalmente #Biden
— Andrea Marcucci (@AndreaMarcucci) November 4, 2020
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