Macchinisti tutti al "cenone": a Capodanno Roma si ferma

Raggi come Marino: nel 2014 furono i vigili, questa volta sono i conducenti della metro a disertare i turni notturni

Da Wikipedia
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Neanche il tempo di rimuovere le spoglie dell'abete Spelacchio e già Virginia Raggi deve fare i conti con un'altra grana. I disservizi registrati l'ultimo dell'anno sulla metropolitana di Roma non rimarranno senza conseguenze. Il Codacons annuncia iniziative legali per protestare contro il cattivo funzionamento delle due linee metro della Capitale e della ferrovia Roma-Lido la notte del 31 dicembre. «Comprendiamo le difficoltà durante le feste, ma un anno sono i vigili urbani, un altro i trasporti», dice il presidente dell'associazione dei consumatori, Gianluca Di Ascenzo.

L'ultimo giorno del 2014, i pizzardoni romani furono infatti protagonisti di un clamoroso episodio di assenteismo. Grazie a una pioggia di certificati medici falsi, oltre 700 vigili non si presentarono al lavoro la notte di San Silvestro, lasciando sguarnite le strade di Roma. Sono stati appena sette, il mese scorso, i vigili rinviati a giudizio per truffa. Nel 2014, il primo cittadino era Ignazio Marino, e i rapporti tra i sindacati della polizia municipale e il Comune erano tesi più che mai. Non meno di quelli tra l'Atac, la società che gestisce il trasporto pubblico, e i rappresentanti dei macchinisti. Che come i colleghi in divisa hanno preferito passare il cenone in famiglia, infischiandosene dei turni. Come riportato dal Messaggero, la metropolitana di Roma ha chiuso alle 2 e mezza di notte, e prima di prendere un treno potevano trascorrere fino a venti minuti. La ferrovia che collega il centro alla costa ha chiuso i battenti alle 21.30 appena. Colpa del fallimento della trattativa con i sindacati sui compensi extra da attribuire a chi avesse lavorato l'ultimo del''anno. Sulla linea A hanno circolato 12 treni su 21; sulla B soltanto 9 su 20. Nessun macchinista, invece, ha dato la propria disponibilità a mettersi alla guida delle vetture in servizio sulla Roma-Lido. E pazienza se nelle altre capitali europee, come Londra e Parigi, il servizio è andato avanti per tutta la notte. E gratis, per giunta. Subito dopo l'Epifania, fanno sapere dal Codacons, partiranno i ricorsi. «Già ai tempi di Marino si registravano disagi notevoli sulla metropolitana, anche se non a Capodanno. Gli autisti si appellavano a normative sulla sicurezza, e non facevano partire i convogli, uno sciopero bianco», ricorda Di Ascenzo. Che aggiunge: «Quando i disagi si verificano il 31 dicembre, si danneggia l'immagine della città agli occhi dei turisti che accogliamo per le feste. Non si tratta soltanto della mancata erogazione di un servizio».

La rabbia dei romani per i disagi di Capodanno si è riversata sul web. Malgrado l'ordinanza di divieto emanata dalla sindaca, i fuochi d'artificio hanno illuminato il cielo della Capitale sia in centro che in periferia. Il provvedimento sui botti, datato 29 dicembre, è stato preso «all'ultimo minuto, come all'asilo», commenta qualcuno sulla pagina Facebook Roma fa schifo. Oltre ai disservizi sulla metro e sulle ferrovie di superficie, i romani lamentano la presenza di Luigi Di Maio alla festa organizzata al Circo Massimo.

C'erano 35mila persone.

Aveva garantito di voler stare «in mezzo alla gente», ma dopo le polemiche il candidato premier M5s si è tenuto alla larga dal palco. È rimasto nel backstage e sulle vicende romane ha tagliato corto: «È festa». E allora buon anno, Roma.

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