Di Maio spegne Radio Padania: "Stop alle trasmissioni nazionali"

Il ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro ha ordinato all'emittente radiofonico della Lega di sospendere le attività sulla rete digitale che gli consentiva, aggirando la licenza, di diffondersi in tutt'Italia

Di Maio spegne Radio Padania: "Stop alle trasmissioni nazionali"

Luigi Di Maio schiaccia il tasto off e spegne Radio Padania. Già, proprio così: il ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro, con una lettera firmata dalla direzione generale per i servizi di radiodiffusione e postali, ha ordinato all'emittente radiofonico della Lega di sospendere, immediatamente, tutte le trasmissioni sulla rete digitale dell'Eurodab, l'operatore di rete autorizzato dal Ministero competente per la diffusione di segnali radiofonici in tecnologia DAB-T (Digital Audio Broadcasting).

Proprio grazie alla rete digitale, infatti, la radio del Carroccio – eludendo i vincoli della licenza esclusivamente locale di cui gode – riusciva ad avere una diffusione nazionale, arrivando così sulle frequenze di tutt’Italia. Insomma, da "on air" da Nord a Sud, a "off air" al di fuori della Lombardia.

Escamotage a parte (quello di appoggiarsi al digitale Eurodab senza avere il permesso di farlo), il fatto Radio Padania riuscisse a diffondersi ovunque, diventando megafono su scala nazionale di Matteo Salvini, non poteva che turbare e infastidire (ulteriormente) il Movimento 5 Stelle e il suo leader, che con l'intervento del suo Dicastero ha così deciso di porre un freno alla cosa e di "oscurare" le frequenze nazionali dell'emittente che trasmette ancora dalla storica sede della Lega in via Bellerio, a Milano.

Questo, come riportato da Repubblica, un passaggio della missiva del Mise alla società cooperativa Radio Padania: "Si invita la società a sospendere immediatamente la trasmissione dei propri contenuti al Consorzio Eurodab (autorizzato, in ambito nazionale, a trasmettere con la tecnica del digitale) e si comunica che, in caso di reiterata violazione, questo ministero procederà all'avvio del procedimento di revoca dell'autorizzazione rilasciata alla Radio Padania Libera il 28 agosto 2018".

La precisazione del Mise

Second quanto riportato dall'Agi, non sarebbe stata firmata alcuna revoca dell'autorizzazione a Radio Padania Libera. Lo rivelano fonti Mise, a proposito della presunta decisione del dicastero a consentire l'emittente radiofonica a trasmettere soltanto sull'analogico - quindi a livello locale - e non sulla rete digitale - cioè sul territorio nazionale. Secondo tali fonti, la Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali con nota del 29 aprile scorso a firma del dirigente Giovanni Gagliano ha intimato alla richiamata emittente di cessare la trasmissione dei contenuti in tecnica digitale attraverso il consorzio nazionale Eurodab.

Tale nota, adottata dalla direzione generale senza che il gabinetto del Ministro Di Maio ne fosse informato, si chiude con la previsione della possibilità di disporre la revoca dell'autorizzazione alla trasmissione in tecnica digitale in ambito locale a carico dell'emittente. Il procedimento eventuale di revoca della suddetta autorizzazione non è neanche quindi stato avviato dalla direzione competente.

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